Le prime positività al virus della Febbre del Nilo (West Nile) e all’Usutu Virus sono state confermate nell’Oristanese, accendendo un campanello d’allarme che però, secondo le autorità sanitarie locali, non deve tramutarsi in panico. I casi riguardano alcune cornacchie abbattute a San Vero Milis e un gruppo di zanzare catturato nel territorio di Oristano, segnalato dal Servizio di Sanità Animale della ASL di Oristano.
A capo del Servizio, il dottor Enrico Vacca, che opera sotto la direzione del Dipartimento di Igiene e Prevenzione guidato dalla dottoressa Maria Valentina Marras, ha già messo in moto le procedure necessarie. È stata inviata una proposta di delibera ai Comuni di San Vero Milis e Oristano, così come a tutte le amministrazioni della provincia, con l’obiettivo di attuare misure preventive che possano contenere il diffondersi dei virus e prevenire il rischio di contagio umano.
"La situazione è sotto controllo," rassicura il dottor Vacca, precisando che la trasmissione del virus avviene esclusivamente attraverso la puntura delle zanzare. Eppure, i ricordi delle infezioni dello scorso anno restano vivi.
Nel 2023, due uomini della provincia di Oristano, uno di Siamanna e l’altro di Siamaggiore, erano stati colpiti dalla West Nile. In quell’occasione, il virus era stato riscontrato anche in un gruppo di zanzare a Torregrande, in due cornacchie a Solarussa e in un cavallo a Paulilatino. L’Usutu Virus, meno noto ma altrettanto preoccupante, aveva infettato tre storni e diverse zanzare nella zona di Oristano e Arborea.
La presenza di questi virus in un territorio come quello di Oristano, noto per le sue vaste zone umide, rende ancora più urgente l’adozione di misure preventive. La sorveglianza e il monitoraggio costante sono fondamentali per evitare che questi episodi isolati si trasformino in una minaccia più estesa.
Non si tratta solo di proteggere la salute pubblica, ma anche di preservare la fiducia dei cittadini in un sistema sanitario che deve dimostrare di essere all’altezza delle sfide che il nostro tempo ci impone.
In un contesto in cui le zanzare diventano vettori di malattie potenzialmente pericolose, la prevenzione non è solo una raccomandazione, ma una necessità. È un imperativo che riguarda tutti, dalle istituzioni agli individui, per proteggere non solo la nostra salute, ma anche quella di una comunità che deve sentirsi al sicuro nelle proprie case e nei propri territori.