Sulla calda e assolata costa di Rena Majori, nel Comune di Aglientu, la tranquillità di una giornata al mare è stata interrotta da una scena surreale, degna del miglior film comico. Un bagnante, probabilmente sopraffatto dalla calura e con l'istinto di sopravvivenza attivato al massimo, ha pensato bene di tentare l'impensabile: raggiungere la spiaggia direttamente con la propria auto.
La passerella, solitamente destinata ai diversamente abili per facilitare l’accesso alla sabbia, si è trasformata nel teatro di una scena che definire tragicomica è un eufemismo. Il nostro intrepido automobilista, convinto forse di essere al volante di un fuoristrada o, peggio, di una barca, ha ignorato ogni segnale di buon senso (e di divieto) tentando l’improbabile traversata.
E come ogni buona favola, c’è un angelo e un diavoletto.
L’angelo buono, accomodato su una spalla, avrà probabilmente sussurrato: “Parcheggia regolarmente come fanno tutti, potresti rischiare di arenarti”. Ma il diavoletto, dal lato opposto, ha avuto la meglio: “Dai, prova a passare sopra la pedana, ce la farai”. Purtroppo, il nostro eroe ha ascoltato la voce sbagliata, ritrovandosi arenato, proprio come un relitto abbandonato.
Il risultato? Un bel blocco della passerella per un tempo decisamente troppo lungo, creando non pochi disagi a chi quella pedana la usa per necessità e non per improvvisare parcheggi selvaggi.
Alla fine, la spiaggia l’ha vista sì, ma con il peggior panorama possibile: la sua auto, bloccata tra sabbia e passerella, sotto il sole cocente e sotto lo sguardo divertito e perplesso dei bagnanti.
Morale della storia? Non sempre il percorso più diretto è quello più saggio, soprattutto se si tratta di una passerella in riva al mare. Ma per chi ha visto la scena, un sorriso è stato il regalo inatteso di una giornata altrimenti ordinaria.
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