Un appello urgente è stato lanciato da Confagricoltura Sardegna: “L’assessore dell’Agricoltura, Gian Franco Satta, intervenga rapidamente.” La richiesta arriva in un momento critico, con il 30% dei fondi stanziati per le aziende agricole non zootecniche a rischio di essere dirottati verso altri settori. Questi fondi, pari a 30 milioni di euro, erano stati stanziati attraverso leggi approvate nel 2022 e 2023 per compensare le perdite dovute alle restrizioni Covid e alla guerra in Ucraina.
L’organizzazione agricola sottolinea l’urgenza di mantenere tutti i fondi nei comparti previsti, evidenziando come il settore zootecnico abbia già beneficiato di misure analoghe. Il ritardo nell’erogazione, che si protrae da oltre un anno e mezzo, è aggravato dalla recente pubblicazione dell’attività istruttoria seguita dall’Agenzia Laore, che prevede di intervenire su 4725 istanze ricevute per un valore complessivo di circa 21,5 milioni di euro, lasciando quindi 8,5 milioni inutilizzati.
“Come Confagricoltura, insieme alle altre Organizzazioni di categoria, abbiamo partecipato responsabilmente agli incontri promossi dall’Assessorato per la definizione degli atti amministrativi necessari all’attuazione dell’aiuto,” afferma Paolo Mele, presidente di Confagricoltura Sardegna.
Le proposte avanzate per l’impiego dei fondi, basate sui dati reali dei fascicoli aziendali delle imprese, sono state ignorate a favore di dati statistici non adeguati. Questo potrebbe causare la mancata spendita di quasi il 30% delle somme previste, creando una disparità di trattamento tra i vari comparti produttivi.
Mele prosegue sottolineando l’iniquità di questa situazione, richiamando l’attenzione sull’urgenza di modificare le disposizioni attuative per evitare un ulteriore spreco di risorse, come avvenuto in passato. “Si tratta di una somma che, se non diversamente disposto, rischia di generare economie di spesa e non essere impiegata per le finalità previste,” avverte Mele. Confagricoltura chiede un incontro con l’assessore Satta per discutere le modifiche necessarie e garantire l’intera spendita delle risorse disponibili.
In conclusione, Confagricoltura Sardegna insiste sulla necessità di un’azione tempestiva e coordinata per assicurare che le aziende agricole non zootecniche possano ricevere gli aiuti promessi, fondamentali per superare le difficoltà economiche causate dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina.
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