Una coppia, seduta nella sala d'attesa di una clinica di fertilità, si tiene per mano, gli occhi pieni di speranza e paura. Le domande si accumulano nelle loro menti come nubi temporalesche. Quando è il momento di rivolgersi a degli esperti? Quali sono le nuove frontiere della tecnologia che possono permettere di avere figli con il proprio corredo genetico senza ricorrere a un donatore?
La dottoressa Marina Bellavia, direttrice sanitaria di Next Fertility ProCrea di Lugano, ci guida attraverso il labirinto di dubbi e incertezze che attanagliano chi affronta il difficile cammino della procreazione medicalmente assistita (PMA).
"Il 15% delle coppie in età fertile presenta una diagnosi di infertilità," afferma, mettendo in luce una realtà spesso taciuta.
Le terapie della PMA sono una luce nel buio per chi si trova di fronte a infertilità femminile, maschile o mista. "Il successo dipende dalle cause alla base dell’infertilità e dall’età dei pazienti," spiega la dottoressa Bellavia. Ma c'è di più: un approccio diagnostico e terapeutico mirato, basato sulla medicina dell’evidenza, è cruciale. Evitare esami inutili è essenziale non solo per contenere i costi, ma per garantire un percorso efficace e privo di false speranze.
Le coppie dovrebbero rivolgersi agli specialisti dopo un anno di tentativi infruttuosi se la donna ha meno di 35 anni, o dopo sei mesi se ha più di 35 anni. "Non aspettate," avverte la dottoressa Bellavia, "se sapete di avere condizioni come l’endometriosi, l’ovaio policistico, un’ostruzione delle tube o problemi maschili noti. In questi casi, una consulenza andrologica è fondamentale."
E qui sta il nocciolo della questione: il fattore maschile è spesso ignorato o gestito male. "Un terzo delle infertilità di coppia è causato da problemi maschili e un altro terzo ne è influenzato," sottolinea la dottoressa Bellavia. Test funzionali di secondo livello, che sono routine a Next Fertility ProCrea, possono rivelare problematiche che resterebbero altrimenti nascoste.
L'inseminazione da donatore è ancora una realtà, ma meno diffusa di quindici anni fa. "Grazie a tecniche come la Microtese, anche gli uomini azoospermici possono sperare di avere figli geneticamente propri," spiega la dottoressa Bellavia. Il professor Giovanni Maria Colpi, uno dei massimi esperti internazionali in questo campo, opera presso la clinica, restituendo speranza a molte coppie disperate.
Le novità in questo campo della medicina sono molteplici.
Un approccio integrato che consideri la salute generale dei pazienti, come l'equilibrio della flora batterica intestinale, può migliorare significativamente i risultati. "È importante una visione diagnostica e terapeutica a 360 gradi," afferma la dottoressa Bellavia, "che non solo aumenta le probabilità di successo, ma migliora il benessere dei pazienti."
Per chi desidera maggiori informazioni, Next Fertility ProCrea organizza incontri periodici dove le coppie possono ascoltare testimonianze e porre domande. La clinica offre anche servizi aggiuntivi come agopuntura, consulenze genetiche e nutrizionali, il carrier test e il matching genetico.
La strada verso la genitorialità può essere tortuosa e piena di ostacoli, ma con il giusto supporto e le giuste informazioni, molte coppie possono trovare la luce alla fine del tunnel. La scienza e la medicina, quando guidate da competenza e compassione, possono fare miracoli. E in questo, la dottoressa Marina Bellavia e il suo team sono all'avanguardia.