Chiuso un panificio a Cagliari: Un racconto di decadenza e incuria

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  In una città che dovrebbe essere simbolo di tradizione e genuinità, dove il pane appena sfornato dovrebbe raccontare storie di mani sapienti e antichi mestieri, si è consumato uno spettacolo di vergogna e degrado. Gli Specialisti del Nas dei Carabinieri di Cagliari, insieme al personale dell'Asl 8, hanno messo i sigilli a un panificio cittadino, dopo aver scoperto una realtà che pare uscita dalle pagine di un romanzo gotico. 

  Entrare in quel locale era come varcare la soglia di un incubo. I prodotti da forno, che avrebbero dovuto deliziare i palati dei clienti, giacevano in condizioni igieniche spaventose, infestate da creature che mai dovrebbero fare parte di una panetteria. E qui non si parla di una piccola disattenzione, ma di una situazione che gridava vendetta. Le autorità non hanno potuto far altro che chiudere immediatamente il panificio e infliggere una sanzione di 1000 Euro. Poca cosa, verrebbe da dire, di fronte alla sciatteria criminale di chi aveva il dovere di garantire la pulizia e la sicurezza alimentare. Un tempo, il panificio era il cuore pulsante del quartiere, luogo di ritrovo e di chiacchiere, simbolo di un'arte che si tramanda di generazione in generazione. 

  Vedere ridotto a un tale stato di abbandono un luogo così simbolico fa male al cuore e alla coscienza civica. L'episodio, che ha lasciato basiti i cittadini, è un monito severo. La qualità e l'igiene non sono dettagli secondari, ma pilastri fondamentali di un'attività che vuole dirsi onesta. L'intervento dei Nas e dell'Asl non è solo giustizia, ma un richiamo all'ordine e alla responsabilità. Forse, a questo punto, ci si dovrebbe chiedere come sia possibile che si arrivi a tali estremi.