In ricordo di Emanuela Loi - A 32 anni dalla strage di via D'Amelio

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  Nata a Cagliari il 9 ottobre 1967, Emanuela Loi ha lasciato una traccia indelebile nel cuore della nazione italiana con il suo sacrificio supremo. Il suo nome, oggi, risuona come un simbolo di coraggio e dedizione in un paese che non può permettersi di dimenticare chi ha dato tutto per la giustizia e la sicurezza dei suoi cittadini. Emanuela è stata tra le prime donne a entrare nel corpo di Polizia con un ruolo di primo piano, rompendo barriere e pregiudizi in un'epoca in cui il servizio scorte era un dominio quasi esclusivamente maschile. La sua vita, spezzata troppo presto il 19 luglio 1992 a Palermo, nella tragica Strage di via D'Amelio, ha segnato un momento doloroso e indelebile nella lotta contro la mafia. 

  Quel giorno, insieme al giudice Paolo Borsellino, altri cinque angeli custodi persero la vita in un attentato vile e brutale. Emanuela Loi, con il suo sguardo fiero e determinato, era lì, in prima linea, consapevole del rischio ma fermamente decisa a proteggere chi, come Borsellino, rappresentava la speranza di un'Italia libera dal giogo mafioso. Il 5 agosto 1992, la nazione le ha reso onore con la Medaglia d'oro al valor civile, riconoscendo il suo straordinario coraggio e la sua dedizione senza pari. Un gesto che, sebbene simbolico, non può restituire ciò che è stato perduto, ma serve a ricordare e a non dimenticare. 

  La sua vita, il suo sacrificio, devono rimanere impressi nella memoria collettiva, come monito e come esempio. Emanuela Loi non è solo un nome scolpito nella pietra, ma un faro di luce in un mare spesso tempestoso. La sua storia ci invita a riflettere sul significato del coraggio, della dedizione e del sacrificio. Un invito a non piegarsi di fronte al male, a non cedere all’indifferenza. In questo triste anniversario, ci inchiniamo con rispetto e gratitudine alla memoria di Emanuela Loi, custode della giustizia e della libertà. Il suo spirito vive in ogni donna e uomo che, indossando la divisa, scelgono ogni giorno di servire lo Stato con onore, pronti a mettere a rischio la propria vita per il bene comune. Cagliari e Palermo, due città lontane ma unite nel ricordo di una giovane donna che ha dato tutto per un ideale. A lei va il nostro pensiero, oggi e sempre, con l'impegno di portare avanti quella lotta che Emanuela, con il suo sacrificio, ha illuminato di speranza e di coraggio.