Ospedale Marino: Preoccupazioni legittime e accuse di fake news. Pais: “Daga disinformato o in malafede.” Daga: "Pais fa solo propaganda"

Ospedale Marino
  In questa calda estate, mentre i cittadini si godono il mare di Alghero, nelle stanze della politica locale si infiamma il dibattito sull'Ospedale Marino. Da una parte Michele Pais, consigliere comunale della Lega e coordinatore regionale del partito, e dall'altra Enrico Bachisio Daga, segretario del PD di Alghero. La questione? Il futuro dell'Ospedale Marino, e non solo. Pais non ha usato mezzi termini. “Noto con grande dispiacere che il PD continua a mentire o per scarsa informazione o per malafede,” ha dichiarato con tono fermo. Al centro del dibattito, il passaggio dell'Ospedale Marino dall'AOU alla ASL di Sassari, una mossa prevista dalla Giunta Todde e fissata per il primo gennaio 2025. 

 “Una decisione che ha allarmato i Comitati di difesa della salute di Alghero,” ha sottolineato Pais, citando i miglioramenti recenti nell'ospedale grazie alla nuova gestione sostenuta dalla Lega e osteggiata dal PD e dai 5 Stelle. Non si è fatta attendere la replica del PD, con Daga che ha ribadito: “Non vi è alcuna decisione della Regione in merito all'Ospedale Marino.” Daga ha accusato Pais di giocare a risiko politico, ignorando il reale bisogno dei cittadini e utilizzando l'argomento come strumento di propaganda. Pais, nel suo intervento, ha voluto rassicurare i comitati, sottolineando la necessità di un approccio unitario alla sanità cittadina, invitando tutte le forze politiche a collaborare per il bene comune, lasciando da parte ideologie e divisioni. Daga ha risposto con forza, accusando Pais di fare il gioco del potere, ricordando come in passato decisioni cruciali siano state prese senza consultare il Consiglio Comunale, in contrasto con gli interessi degli algheresi. “Siamo pronti a difendere il diritto alla salute in aula e tra i nostri concittadini,” ha affermato Daga, criticando le promesse della Lega come mere fake news.

  Questo botta e risposta mette in luce una volta di più quanto la sanità sia un terreno di scontro politico, dove ogni mossa viene interpretata attraverso il prisma dell’appartenenza di partito. L'auspicio è che, al di là delle schermaglie, prevalga l'interesse dei cittadini, che meritano un sistema sanitario efficiente e al servizio di tutti, indipendentemente dal colore politico. In questa battaglia di parole, risuona l'eco di una politica troppo spesso più preoccupata delle proprie strategie che del bene collettivo. Un richiamo, forse, a ritrovare quello spirito di servizio che dovrebbe animare chi ha l’onore e l’onere di rappresentare la cosa pubblica.