Il futuro dell'ospedale Marino: Un nodo cruciale per la sanità algherese

Ingresso Ospedale Marino
  Nel settembre del 2020, la precedente Giunta Regionale, a seguito dell’ennesima “riforma sanitaria”, stabiliva il trasferimento dell’Ospedale Marino all’Azienda Universitaria di Sassari. Questa decisione provocò numerose contestazioni non solo da parte degli operatori, ma soprattutto delle forze sociali e politiche cittadine. Infatti, non erano chiari i contenuti e gli obiettivi di tale decisione, e l’avvio del trasferimento ha provocato notevoli problemi organizzativi e assistenziali, poiché non erano chiare le responsabilità e le competenze della gestione dei diversi servizi sanitari e amministrativi. Negli ultimi anni, durante la gestione della ASL di Sassari, la carenza di anestesisti e di medici ortopedici, unita alla chiusura delle sale operatorie del “Marino”, ha causato una drastica riduzione dell’attività chirurgica ortopedica, rischiando talvolta la chiusura. 

  I pochi interventi venivano effettuati con grandi difficoltà nelle sale operatorie dell’Ospedale Civile, costringendo a continui trasferimenti dei pazienti e delle equipe sanitarie dal Marino al Civile e viceversa. Nel frattempo, veniva stipulato un protocollo d’intesa tra la Regione, la ASL e l’Università di Sassari, che ha regolamentato il passaggio del Marino all’Università, prevedendo alcuni aspetti organizzativi e le finalità sanitarie, tra cui l’attivazione di un polo ospedaliero di elevata specializzazione nel settore medico-chirurgico dell’ortopedia, della traumatologia e della riabilitazione, favorendo l’arricchimento delle attività didattiche, assistenziali e di ricerca. Inoltre, il Ministero dell’Istruzione ha accreditato l’Ospedale Marino come struttura della rete formativa di Ortopedia e Traumatologia. Da diversi mesi, all’Ospedale Marino, una volta attivato il protocollo d’intesa con l’Università, seppure con grave ritardo, sono state ristrutturate le sale operatorie, si effettuano numerosi interventi di chirurgia ortopedica, e sono stati assegnati il personale infermieristico e medico, compresi anestesisti e ortopedici provenienti dall’Università di Sassari, garantendo l’attività operatoria e l’assistenza medica nel reparto. 

  Dopo anni di incertezza e precarietà, la situazione è decisamente migliorata e sono state create le condizioni per una maggiore efficienza non solo della chirurgia ortopedica, ma anche delle altre specialità presenti all’interno della struttura ospedaliera. A distanza di 4 anni dalla decisione adottata dalla precedente Giunta Regionale e dopo 2 anni dal citato trasferimento, apprendiamo dalla stampa che l’attuale Giunta Regionale, all’interno dell’ennesima riforma sanitaria e senza una preventiva discussione con i rappresentanti sociali del territorio, intende trasferire l’Ospedale Marino alla ASL. Ma con quali conseguenze? Il reale pericolo è che il trasferimento del Marino alla ASL comporterebbe come prima conseguenza l’assenza del personale dipendente dell’Azienda Universitaria, parliamo di decine di infermieri e strumentisti, medici ortopedici e anestesisti che garantiscono l’attività di reparto e quella operatoria. Vi è quindi il rischio concreto di un ritorno al passato con la conseguente chiusura dell’attività operatoria del Marino. Prima di procedere a qualsiasi decisione, riteniamo sia importante fare le dovute valutazioni e prevedere le relative conseguenze. Per quali finalità il Marino dovrebbe essere trasferito alla ASL? Ci sono progetti per il suo potenziamento? Vi è la disponibilità da parte della ASL di assegnare il personale necessario per il normale funzionamento del Marino, quali anestesisti, ortopedici, personale infermieristico, ecc.? Quali sarebbero i vantaggi per la comunità algherese? Prima di procedere a qualsiasi decisione è necessario conoscere se esiste un programma che metta in evidenza un progetto di riorganizzazione. In assenza di ciò, sarebbe opportuno mantenere l’attuale organizzazione ed entrare nel merito del protocollo d’intesa con l’Università e verificarne lo stato di attuazione, in particolare degli articoli da 1 a 6. Inoltre, è necessario entrare nel merito dei finanziamenti destinati all’Ospedale Marino, alla gestione del personale e alla presenza di nuove specialità (es. cardiologia), e alla dotazione di moderne tecnologie. È essenziale prevedere nel protocollo d’intesa la presenza del Comune di Alghero e delle direzioni delle strutture complesse del nosocomio algherese. Invitiamo pertanto il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri Regionali e tutti i rappresentanti politici del territorio a una attenta valutazione, tenendo conto che ogni decisione dovrà essere finalizzata al miglioramento dei servizi sanitari del Marino e non al loro decadimento.