Al porto industriale di Oristano, i comitati locali si preparano per un'altra notte di proteste contro il trasporto delle pale eoliche. Questa mobilitazione, giunta alla settima notte consecutiva, vede i manifestanti uniti contro la speculazione energetica che minaccia il territorio sardo. Il presidio, che ha già bloccato un convoglio di torri eoliche, coinvolge vari attivisti, tra cui Davide Austis del comitato nuorese.
I comitati locali sostengono che l'installazione delle pale eoliche sia una speculazione che non tiene conto delle esigenze ambientali e sociali della Sardegna. Le torri eoliche, provenienti dal porto, sono destinate a diversi impianti nell'isola, ma i manifestanti sottolineano i possibili impatti negativi sull'ecosistema locale e sulla qualità della vita dei residenti.
La protesta ha attirato l'attenzione dei media locali e regionali, portando il dibattito sulla speculazione energetica al centro dell'opinione pubblica. I comitati hanno organizzato una serie di incontri e manifestazioni per sensibilizzare la popolazione e raccogliere supporto per la loro causa.
Gli organizzatori delle proteste hanno dichiarato che continueranno le loro azioni fino a quando le autorità non prenderanno in considerazione le loro richieste. Chiedono una maggiore trasparenza nei processi decisionali e un coinvolgimento attivo delle comunità locali nelle scelte riguardanti lo sviluppo energetico dell'isola.
La situazione resta tesa, con i comitati pronti a nuove azioni di blocco e la speranza di trovare presto un dialogo costruttivo con le istituzioni.
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