Ancora nessuna fumata bianca. Il Cagliari attende per ufficializzare Il nuovo mister

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  Pare una storia ai limiti dell’inverosimile: nessuno ha avvisato il centrale dell’Empoli, Luperto, che il suo arrivo a Cagliari sarebbe stato decisivo per arrivare al tecnico del quale nessuno ricorda il nome. Neppure l’allenatore dei sogni è riuscito a convincerlo. Era un punto fermo? Ma non sarà che a Cagliari non vuole venire nessuno? Forse è il caso di porci più di una domanda. Cosa succede? Siamo entrati nella fase di consolidamento e da circa un mese dalla rassicurante conferenza stampa di Nereo Bonato non è successo niente. Anzi, abbiamo lasciato campo libero a Dossena e siamo quasi consapevoli che tutti quelli che verranno richiesti sono sul mercato. Scrivere oggi del Cagliari sarebbe come rubare in chiesa. 

  Ad una settimana dal ritiro precampionato si propone un nuovo modulo che prevede “un allenatore volante”. Affermare che non c’è fretta, slogan sposato dal direttore sportivo e dalla società, lascia più di qualche perplessità. Abbiamo una certezza. Ai giocatori che arriveranno, dopo che avranno valutato e scartato tutte le altre ipotetiche richieste di possibili squadre di qualsiasi categoria, verrà richiesta la tassa di soggiorno. Forse è sfuggito. Non siamo stati ancora in grado di portare uno straccio di calciatore. Ma non c’è fretta. Chi ha detto che occorre programmare e costruire una squadra degna di questo nome è un illuso. Quindi tutti felici e contenti. Il dopo Ranieri ci regalerà tante soddisfazioni. Non ci sono dubbi. Tra i profili necessari si cerca disperatamente un operatore specializzato, abile nel togliere il prosciutto dagli occhi di chi è rimasto abbagliato dai propositi dichiarati.

  E se l’anno scorso c’era l’alibi di aver ottenuto la serie A in ritardo e solo dopo i play off, e c’era un tecnico di grande carisma che si era caricato sulle spalle squadra e ambiente, accettando acquisti improponibili, in questa nuova stagione si era consapevoli, da maggio, di aver perso un grande allenatore. Ma non solo. Sono state spese parole come “abbiamo idee chiare, mani più libere per operare sul mercato, e sappiamo cosa ci serve e cosa vogliamo”. Bene. Parole sante. Scusate se ?fino ad oggi, senza alcuna prevenzione, i fatti dimostrano l’esatto contrario. Sono usciti almeno otto giocatori e sono rientrati i prestiti. Attendiamo fiduciosi l’arrivo di un allenatore e di qualche giocatore utile alla causa. La memoria ci riporta a qualche anno fa e non ci siamo dimenticati delle recenti esperienze che hanno visto protagonisti tecnici come Mazzarri e Liverani, giusto per non tornare troppo indietro nel tempo.