Un’isola in fiamme, una terra che brucia. La Sardegna sta vivendo un incubo senza fine, un'odissea di fuoco che pare non voler concedere tregua. È la furia degli incendi, alimentati dal vento e dalla siccità, che si abbatte implacabile sui nostri territori. Nella giornata di ieri, ben tredici incendi hanno devastato la regione, sei dei quali hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei della flotta regionale.
A Bottidda, le fiamme hanno avvolto la località di “M.giu De Cattoriu”, rendendo necessario l’intervento dell’elicottero della base CFVA di Anela. Il fuoco, impietoso, è stato domato solo grazie al coraggio e alla dedizione delle squadre di forestali e vigili del fuoco. Ma la tregua è stata breve.
A Loiri Porto San Paolo, il Superpuma è stato chiamato in azione a “Montiggiu Tundu”, dove il fuoco ha divorato ettari di vegetazione, minacciando tutto ciò che incontrava. Non bastano le squadre a terra; il cielo si riempie di elicotteri in un balletto disperato contro il tempo.
Arzana, un altro nome nella lista dell’orrore. “Monte Sa Onigedda” e “Cumbidarteri” sono diventati sinonimi di devastazione, con le operazioni di spegnimento che si sono protratte fino al pomeriggio inoltrato.
Il fumo, denso e soffocante, si mescola al cielo azzurro, oscurando la speranza di una fine imminente.
E poi Decimomannu, con il suo “Riu Sesi” in fiamme, dove l’elicottero di Pula ha faticato per arginare l’inferno. Le fiamme avanzano, impietose, mentre le squadre di volontari e i barracelli combattono senza sosta, spesso a mani nude, contro un nemico invisibile ma devastante.
Ussassai, “Scala 'e Cannasa”. Un nome che ora evoca solo distruzione. Qui, il fuoco è ancora in corso. Le squadre del Corpo Forestale e l’elicottero di San Cosimo, Villasalto e il Superpuma di Fenosu, lottano con ogni mezzo per spegnere le fiamme. Ma il fuoco non cede, non si arrende.
Questa è la realtà della Sardegna, una terra meravigliosa trasformata in un campo di battaglia. Una battaglia che sembra non avere fine, dove ogni giorno è una nuova sfida contro le forze della natura scatenate. E mentre il fumo si alza in cielo, la domanda rimane: quanto ancora potrà resistere questa terra martoriata?
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