Era un pomeriggio come tanti altri a Oristano, quando le urla hanno squarciato il silenzio di via Mariano IV. Un uomo di 64 anni è stato ricoverato in ospedale con gravi ustioni dopo che un incendio ha devastato la sua abitazione. Le fiamme, partite intorno alle 15:00, hanno rapidamente avvolto l'intera casa, trasformandola in un inferno di fuoco e fumo.
L’allarme è scattato immediatamente, con i vicini che, terrorizzati, hanno chiamato i soccorsi. I Vigili del Fuoco sono arrivati prontamente sul posto, affrontando un rogo che minacciava di propagarsi ulteriormente.
Le operazioni di spegnimento sono state complicate e hanno richiesto diverse ore di lavoro intenso. Durante l’intervento, il proprietario dell’abitazione è stato trovato con ustioni su gran parte del corpo, segno della sua disperata lotta per sfuggire alle fiamme.
L’uomo, in stato di semi-coscienza, è stato rapidamente trasportato all'ospedale San Martino di Oristano. I medici hanno subito iniziato a trattare le ustioni, ma la gravità delle ferite ha reso necessario il trasferimento al Centro Grandi Ustionati di Sassari, dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata.
Le cause dell’incendio sono ancora da accertare, ma le prime ipotesi suggeriscono che possa essersi trattato di un incidente domestico. La casa, una volta accogliente, ora giace in rovina, un tetro ricordo di ciò che è accaduto.
Il quartiere è rimasto sconvolto dall’accaduto. I vicini, ancora scossi, raccontano di aver visto il fumo denso e nero levarsi alto nel cielo, mentre le sirene dei soccorsi riempivano l’aria. "Non dimenticherò mai quelle urla," ha detto una vicina con le lacrime agli occhi, "È stato terribile, sembrava un incubo."
La squadra investigativa dei Vigili del Fuoco sta esaminando le macerie alla ricerca di indizi che possano spiegare l’origine del rogo. Nel frattempo, la comunità di Oristano si stringe intorno alla famiglia dell’uomo, offrendo supporto e solidarietà in questo momento di grande dolore.
Il silenzio è calato su via Mariano IV, interrotto solo dal rumore delle ruspe che rimuovono i detriti. Ma l'eco di quelle ore drammatiche continua a risuonare, lasciando un segno indelebile nella memoria di chi ha assistito impotente alla tragedia.
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