In una calda mattina di luglio, il sole implacabile batteva su Lodi, rendendo l’aria irrespirabile e il lavoro all’aperto un inferno. In questo scenario, un giovane operaio di soli 18 anni ha trovato una morte tragica, schiacciato da un mezzo agricolo mentre lavorava in un’azienda di Brembio. È morto così Andrea Masi, in un incidente che solleva drammatici interrogativi sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il giovane stava svolgendo mansioni di manutenzione quando, all’improvviso, è rimasto schiacciato da un trattore.
L’intervento dei colleghi e dei soccorsi è stato immediato, ma per Andrea non c'è stato nulla da fare. Il suo corpo è stato trasportato d’urgenza all'ospedale, ma i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Questa morte si aggiunge al triste elenco di vittime sul lavoro, un fenomeno che continua a mietere vite in Italia. La sicurezza sul lavoro, specialmente durante ondate di caldo estremo, è diventata un tema di dibattito urgente. Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, ha dichiarato: “Non si può morire sul lavoro, non si può morire per il troppo caldo”? (Prima Lodi)?? (Today)?. I sindacati hanno chiesto misure immediate per proteggere i lavoratori dalle temperature estreme, tra cui la sospensione delle attività nelle ore più calde?.
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