Violenza familiare: L'orrore senza fine ad Oristano

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  Oristano è di nuovo teatro di una tragedia familiare. L.P., 45 anni, è tornato in carcere dopo aver minacciato e aggredito il proprio padre. L.P. non è nuovo a tali comportamenti: già condannato per maltrattamenti e violenza sessuale contro l’ex compagna e la figlia. 

  Dopo un breve periodo di libertà, durante il quale avrebbe dovuto riabilitarsi, L.P. ha ripreso il suo ciclo di terrore, costringendo il padre a vivere nel terrore. La situazione è insostenibile. L'autorità giudiziaria ha agito rapidamente, emettendo un provvedimento di custodia cautelare. Questo individuo, che sembrava incapace di redimersi, rappresenta una minaccia continua per chiunque gli stia vicino. 

  Le sue azioni sono un chiaro segno di una società che sta andando in frantumi, dove la violenza domestica è una piaga endemica. Dobbiamo chiederci: quanto ancora tollereremo tali atrocità? È imperativo che la giustizia sia inflessibile con questi individui, che non solo distruggono vite, ma minano anche la fiducia nel sistema di protezione sociale. Non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a questi orrori. La comunità deve reagire con forza e determinazione, ponendo fine a questo ciclo di violenza e proteggendo le vittime innocenti da tali mostri.