Emergenza siccità: 12 milioni in arrivo, nasce l'unità di progetto

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  L'emergenza siccità sta mettendo in ginocchio la Sardegna, e l'assessore Gianfranco Satta ha annunciato un piano da 12 milioni di euro per affrontare la crisi. Questo pacchetto di misure sarà discusso nella prossima giunta e prevede la creazione di un'Unità di progetto composta da 15 persone per gestire e monitorare gli interventi. Inoltre, 4,5 milioni saranno destinati a 1.500 aziende agricole particolarmente colpite. Speriamo che sia la volta buona per vedere un cambio di rotta nella gestione delle risorse idriche, evitando il solito balletto di promesse non mantenute. 

  L'iniziativa, pur ambiziosa, suscita qualche dubbio. Si parla di abbattimento dei ruoli fiscali e di sostegno diretto alle aziende, ma resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a fronteggiare una situazione ormai fuori controllo. Il vero problema è strutturale: le perdite idriche, la gestione inefficiente delle risorse e l'assenza di una pianificazione a lungo termine continuano a minare ogni tentativo di soluzione. E mentre la Coldiretti invoca poteri straordinari e uno stato di calamità naturale, l'assessore risponde che "non c'è bisogno di poteri straordinari".

  Ma sarà davvero così? La sfiducia verso le istituzioni è alta, e non senza motivo. Ogni anno, assistiamo a piani di emergenza che si rivelano cerotti su una ferita aperta. La speranza è che questa volta ci sia un reale cambiamento, una vera presa di coscienza che porti a interventi concreti e duraturi. In definitiva, la nascita dell'Unità di progetto potrebbe rappresentare un passo avanti, ma non basterà senza un impegno costante e una visione chiara per il futuro. Il tempo delle promesse deve finire, è ora di agire con decisione e competenza per garantire un futuro sostenibile alle nostre terre e alle nostre comunità. Speriamo davvero che sia la volta buona.