Maturità 2024: una farsa di stato tra commissari in pensione e temi su Ungaretti

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  L'esame di maturità 2024 inizia tra le solite polemiche e una gestione che rasenta il ridicolo. Più di 12.000 studenti sardi affronteranno la prima prova scritta oggi, ma il vero scandalo è dietro le quinte. La carenza cronica di commissari ha costretto il Ministero dell'Istruzione a richiamare in servizio docenti in pensione, creando una situazione grottesca dove il passato torna a insegnare al futuro. 

  La decisione di assegnare temi come quelli di Ungaretti e altri grandi autori, mentre il sistema scolastico crolla sotto il peso di una disorganizzazione disarmante, è una beffa. La scelta di questi temi è ironica e amara, un tentativo maldestro di mantenere un'illusione di eccellenza culturale in un contesto dove la scuola italiana sta diventando una barzelletta internazionale. I problemi non finiscono qui. Nonostante i bandi di concorso e le promesse di nuove assunzioni, la scuola italiana non riesce a coprire i posti vacanti con personale qualificato. Questo ha portato a una situazione dove si preferisce richiamare in servizio docenti ormai in pensione piuttosto che investire seriamente nell'assunzione e nella formazione di nuove leve. La realtà è che la scuola italiana è vittima di una vergogna organizzativa di stato. Anno dopo anno, si ripetono gli stessi errori, le stesse mancanze, le stesse inefficienze. 

  Mentre gli studenti affrontano l'esame più importante della loro vita, lo fanno in un sistema che sembra più interessato a salvare le apparenze che a fornire un'istruzione di qualità. Questa maturità 2024 non è solo un esame per gli studenti, ma un banco di prova per un sistema scolastico che deve urgentemente riformarsi. È ora di smettere di fingere che tutto vada bene e di affrontare con serietà i problemi strutturali che affliggono la nostra istruzione. Solo così potremo sperare di offrire ai nostri giovani un futuro migliore, basato su solide basi educative e non su una gestione improvvisata e inefficiente.