Santa Giusta, provincia di Oristano: il crepuscolo cala e con esso una tragedia che gela il cuore di una comunità intera.
Franco Arras, 60 anni, un padroncino abituato alla fatica e ai sacrifici, ha trovato la morte in un modo crudele, schiacciato dalla cabina del suo stesso camion. Era la tarda sera di ieri quando il destino ha deciso di strapparlo alla vita, mentre stava cercando di riparare un pistone difettoso nella cabina di uno dei suoi due camion. I veicoli, simboli di una vita di lavoro, erano parcheggiati nel terreno accanto alla sua abitazione, in località Cirras.
L’operazione, delicata e pericolosa, si è trasformata in un incubo in un batter di ciglia. Mentre armeggiava sul pistone, la cabina è caduta all’improvviso, schiacciandolo senza pietà. Il torace di Franco è stato travolto da quel peso insopportabile, e con esso ogni speranza.
È stata la moglie a scoprire il corpo senza vita del marito. Una scoperta agghiacciante che l’ha spinta a chiamare immediatamente il figlio. Quest'ultimo, in preda alla disperazione, ha tentato di contattare i soccorsi, incrociando fortuitamente una pattuglia della polizia stradale che transitava nelle vicinanze.
Sul posto sono accorsi i medici del 118, i vigili del fuoco, il dirigente della squadra mobile di Oristano, Samuele Cabizzosu, il pm di turno e i funzionari dello Spresal. Tutti uniti in un tentativo disperato di rianimare Franco Arras, ma ormai era troppo tardi. Non c’era più nulla da fare.
In questo scenario di dolore e tragedia, resta il ricordo di un uomo che ha dato tutto per il suo lavoro, fino all’ultimo respiro. E un senso di vuoto incolmabile, che ora pervade la sua famiglia e la comunità di Santa Giusta, sgomenta di fronte a un destino tanto crudele quanto inesorabile.
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