I 13 Gremi della città di Sassari

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  Sono 13 le corporazioni gremiali esistenti nella città di Sassari; eredi di antiche maestranze laico-religiose, alcune di queste hanno attraversato i secoli sino ai nostri giorni confrontandosi con i continui cambiamenti della storia. Il Gremio dei Massai (o Agricoltori), dei Muratori, dei Sarti, dei Calzolai, degli Ortolani, dei Falegnami, dei Contadini, dei Viandanti, dei Piccapietre, dei Fabbri, dei Macellai, dei Braccianti (Gremio di Nostra Signora della Mercede), degli Autoferrotranvieri, vivono tutto l’anno gli appuntamenti liturgici e sociali di cui sono artefici, fruitori e rappresentanti dell’insieme simbolico del sacro, e detentori delle convinzioni umano/spirituali che guidano la loro esistenza e il loro comportamento. Fondamento della vita gremiale è la famiglia, dove le figure maschili dei gremianti sono costantemente sostenute dalle preziosissime mogli, madri, sorelle, etc. 

  Di norma ogni Gremio perdura attraverso le proprie feste patronali che ne avvicendano le cariche sociali, e alla “Faradda” del 14 Agosto (senza dimenticare la Solennità del 15 Agosto, con la Messa, la processione e l’Ottava della Vergine Assunta): attualmente sono tutti e 13 i Gremi che hanno la facoltà di sciogliere e rinnovare il Voto alla Vergine Assunta nella notte del 14 Agosto; una processione, quella dei Candelieri, che richiama migliaia di persone da tutto il mondo, recentemente riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Esistono altri momenti religiosi in cui le associazioni gremiali si presentano in corpo, come nella Festa del Voto alla Vergine delle Grazie (ultima Domenica di Maggio), nella processione del Corpus Domini, nella festa patronale di Sassari per San Nicola (6 dicembre), nell’Infiorata dell’Immacolata Concezione (8 dicembre). 

  L’esperienza esistenziale “gremio” indica come convenire a vicissitudini storiche, a tradizioni religiose, ad andamenti sociali, a percezioni mentali: quattro espressioni dell’Uomo racchiuse in una sola forma; e tale forma si muove nel tempo in continue e continue rifunzionalizzazioni più o meno conformi a ciò che sostiene, suggerisce e afferma il metodo scientifico. Tra i beni rilevanti che un Gremio possiede, osserviamo che lo stendardo, il simulacro del proprio patrono (o patrona), lo statuto (o regolamento), la divisa, gli strumenti musicali, restano i più rappresentativi; e se una di queste componenti dovesse mancare, contravviene all’identità stessa di un Gremio. Tra gli intenti che ogni Gremio alimenta, c’è quello di promuovere la devozione cristiano- cattolica romana; e tale scopo si compie indubbiamente nelle feste patronali, in cui ogni credente, anche quello della comunità extra- gremiale, espande, conserva e rinnova il senso della propria fede. L’influenza di rilievo che la religione cattolica occupa nella realtà dei Gremi della città di Sassari, consiste nella sua attitudine di agire, per il singolo gremiante e per tutto il corpo gremiale, come un’abbondante sorgente da cui attingere le dinamiche spirituali necessarie al modo migliore di affrontare le vicissitudini esistenziali. L’esperienza esistenziale “gremio” si forma e si completa non soltanto nelle persone che lo compongono ma anche attraverso una serie di elementi simbolici, e alcune di queste componenti hanno grande entità spirituale, che permettono una maggiore disposizione intellettiva verso le “cose del mondo” e il “proprio essere”; da questi elementi simbolici derivano tutte le funzioni sociali e le ritualità gremiali.

  Una qualche lettura, studio dei Gremi, attraverso le dinamiche dell’antropologia dei sistemi religiosi, ritengo che possa offrire un’interessante opportunità di comprendere gli atteggiamenti, le tradizioni e gli strumenti che i Gremi hanno conosciuto, mutato e/o preservato nel tempo; anche il gremiante, infatti, si può ricondurre, in qualche modo, alle dinamiche del “homo religiosus”. Da diversi anni, ormai, approfondisco i Gremi nel loro ambiente laico-religioso, rispondendo ad alcune domande-forme antropologiche; non mancano, gli studi sui documenti storici, la lingua sarda col sassarese, che accompagnano ciò che ho scritto per la collana di libri sui Gremi e Candelieri della città di Sassari.