La notizia è di quelle che non lasciano indifferenti. Cinghiali che scorrazzano tra discariche abusive, proliferazione di rifiuti e degrado ambientale. Siamo a Olbia, e la situazione ha assunto connotati talmente gravi che la Procura ha deciso di intervenire. È la fotografia di un Paese che troppo spesso si dimostra incapace di gestire il proprio territorio e di tutelare l'ambiente.
La vicenda dei cinghiali a Olbia è solo la punta dell'iceberg.
Da anni ormai assistiamo a un crescendo di incuria e abbandono, con discariche abusive che spuntano come funghi, complici l'inefficienza delle amministrazioni locali e la mancanza di controlli adeguati. È uno scandalo che si consuma sotto gli occhi di tutti, ma che pochi sembrano voler affrontare con la dovuta serietà.
La presenza dei cinghiali in città non è solo un problema di sicurezza pubblica, ma è anche il sintomo di un sistema che fa acqua da tutte le parti. Animali selvatici che invadono le zone urbane alla ricerca di cibo nei rifiuti abbandonati: una scena da Terzo Mondo, non certo da paese che si vanta di essere una delle principali economie europee.
Ma la questione non è solo di carattere locale. Riflette un malessere più profondo che pervade l'intero Paese.
La gestione dei rifiuti in Italia è un tema caldo, spesso trattato con superficialità e scarsa lungimiranza. Le discariche abusive non sono un fenomeno isolato; sono diffuse lungo tutta la penisola, simbolo di una cultura dell'illegalità e dell'indifferenza che mina le fondamenta della nostra società.
La Procura di Olbia ha aperto un'inchiesta. Era ora. Ma non basta. Servono azioni concrete, serve un cambio di mentalità, serve che chi ha il potere di decidere e agire lo faccia con determinazione e responsabilità. Perché non possiamo più permetterci di vivere in un Paese dove la legge è un'opzione e non una regola.
E non è solo una questione di legalità. È una questione di rispetto per l'ambiente, per la salute pubblica, per il futuro dei nostri figli. Le discariche abusive non solo inquinano il suolo e le acque, ma rappresentano anche un rischio per la fauna selvatica e per gli esseri umani. I cinghiali che rovistano tra i rifiuti sono il segnale di un ecosistema in crisi, di un equilibrio che abbiamo irrimediabilmente rotto.
Olbia è solo un esempio, ma potrebbe essere qualsiasi altra città italiana. La speranza è che l'intervento della Procura possa essere un primo passo verso una gestione più responsabile e sostenibile del nostro territorio. Che possa servire da monito per altre amministrazioni e che finalmente si possa mettere la parola fine a questo scempio.
Abbiamo bisogno di politiche ambientali serie, di un controllo capillare del territorio, di sanzioni severe per chi infrange la legge. Solo così possiamo sperare di risolvere il problema delle discariche abusive e restituire dignità e bellezza ai nostri paesaggi.
Perché la vera sfida è culturale. È nel cambiare la nostra mentalità, nel rispettare l'ambiente come risorsa preziosa e non come discarica a cielo aperto. Solo allora potremo dire di aver fatto davvero il nostro dovere come cittadini e come esseri umani.
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