Sestu – Un’altra vita spezzata sulle strade della nostra amata Sardegna, e stavolta con un agghiacciante presagio. Alessandro Ferru, motociclista trentaseienne di Sestu, ha trovato la morte in un tragico incidente lungo la Statale 387, al 31mo chilometro, tra Donori e Sant’Andrea Frius. Solo pochi giorni prima, il 25 marzo, Alessandro aveva scritto un post inquietante su un gruppo social dedicato ai motociclisti: “Vi è mai capitato che la leva del freno si indurisce? Succede solo quando spingo forte. Premetto che domani smonterò la ruota anteriore e controllerò la pastiglia, grazie a tutti”.
Quel messaggio, apparentemente innocuo, risuona ora come una sorta di oscuro presagio.
Una premonizione che forse lo stesso Alessandro non aveva pienamente compreso, ma che oggi, alla luce della tragedia, assume contorni sinistri. Il giovane centauro di Sestu, pochi giorni prima di perdere la vita sulla SS 387, esprimeva una preoccupazione tecnica riguardo il suo mezzo, una Yamaha R6, che potrebbe aver avuto un ruolo fatale nell'incidente.
La dinamica del sinistro è ancora tutta da chiarire, ma ciò che è certo è che Alessandro è precipitato in una scarpata per circa dieci metri, un volo che non gli ha lasciato scampo. L’impatto con il suolo è stato devastante e purtroppo fatale. Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti i Carabinieri, che hanno escluso il coinvolgimento di altri veicoli. Il personale del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso del giovane.
La comunità di Sestu è in lutto, stretta attorno ai familiari di Alessandro in questo momento di indicibile dolore. Una giovane vita stroncata troppo presto, in un modo tanto crudele quanto inaspettato.
Alessandro Ferru, con la sua passione per le due ruote, ci lascia a 36 anni, portando con sé un pezzo del nostro cuore e una lezione amara: anche le più piccole preoccupazioni tecniche non vanno mai sottovalutate.
Quante altre croci dovremo piantare lungo le nostre strade prima di capire che ogni viaggio può essere l'ultimo? Quanto ancora dovremo sopportare la vista di giovani vite spezzate, sogni infranti e famiglie distrutte?
In attesa che le indagini facciano chiarezza sulle cause dell’incidente, resta solo la triste consapevolezza di un’altra perdita, l’ennesima, che rende ancora più buio il cielo sopra la nostra amata Sardegna. E quel post su Facebook, ora, suona come un grido d’aiuto che nessuno ha saputo ascoltare in tempo.
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