Carceri sarde sotto assedio, ancora violenza e danneggiamenti all’interno degli istituti penitenziari isolani

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  A denunciare l’accaduto è il Segretario Nazionale del sindacato Con.Si.Pe. Roberto MELIS “ Come detto diverse volte oramai i penitenziari sardi sono una polveriera, pronta a esplodere da un momento all’altro, la situazione oramai è insostenibile i Poliziotti si sentono abbandonati, le figure quelle che dovrebbero tutelarli e proteggerli ancora latitano, mancano ancora comandanti e direttori titolari in diversi istituti". Quotidianamente ci chiediamo cosa sta aspettando l’Amministrazione Penitenziaria a prendere dei seri provvedimenti per le strutture penitenziarie Sarde, dove oltre ai vertici e cronica anche la carenza di personale, in particolare proprio per quelle c.d. più grosse e burrascose come Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano. 

  Nell’ultima settimana sono diversi gli episodi di aggressione, e dove non si è arrivati allo scontro fisico, si parla di minacce di morte, oltraggi oppure si contano i danni per le devastazioni a strutture e impianti di videosorveglianza. Continua MELIS ,"a farne le spese sempre e solo i Poliziotti Penitenziari i quali sono allo stremo delle forze e anche le motivazioni iniziano a toccare il fondo, il personale e stanco si sente abbandonato, non vuole sentire solo belle parole a seguito di aggressioni subite, ci vogliono i fatti ,fatti concreti". "Non ci servono vertici che quando smontano dal servizio salutano con un veloce “ _in bocca al lupo_ ” oppure augurano “ _buona fortuna_” al personale o ancora peggio dicono loro “ _mi raccomando non fatevi male_ ”.

  Non vogliamo entrare nello specifico delle aggressioni e dei fatti successi ,ma vorremo invece focalizzarci sulla situazione che vivono quotidianamente i poliziotti , i quali nonostante il senso di appartenenza e la grande abnegazione , stanno iniziando a accusare la mancanza di forze a causa della poca tutela e sicurezza nei posti di lavoro. Gli angeli in divisa, continua MELIS, hanno bisogno di sopporto, e questo in primis lo devono garantire i vertici, i quali invece di stare chiusi in un ufficio si devono unire a loro sostegno e coordinamento durante gli eventi critici. Questa confederazione sin da subito informa gli organi di stampa che a breve saranno comunicate le date in cui si terranno le manifestazioni con sit-in di protesta pacifica dinanzi agli istituti di *Sassari “bancali” e Cagliari “uta”,* auspichiamo che al nostro fianco vi sia una larga presenza di poliziotti, indipendentemente dalla sede di appartenenza o dalla sigla sindacale a cui aderiscono, il Corpo di polizia Penitenziaria è uno, i suoi uomini e le sue donne vanno difesi e tutelati sempre e comunque. Noi come sindacato non mancheremo mai al fianco dei Poliziotti Penitenziari, ma vorremmo che assieme a Noi la stessa presenza e vicinanza la manifestassero anche la politica, l’amministrazione Centrale, quella Regionale e le Direzioni tutte.