Operazione antibracconaggio nel Sud Sardegna: Denunciate quattro persone e sequestrati centinaia di strumenti illegali

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  E' di quattro persone denunciate, centinaia di strumenti illegali di cattura e numerosa selvaggina il bilancio di un’operazione antibracconaggio condotta nel Sulcis e nel Sarrabus. Tra il materiale sequestrato, una micidiale tagliola che avrebbe potuto causare gravi lesioni. Le operazioni, svolte nelle località Marzaloi in Agro di Uta e Santa Rosa a Capoterra, entrambe nel Parco regionale di Gutturu Mannu, hanno portato a risultati significativi. Il personale della stazione forestale di Uta ha sorpreso in flagranza di reato due pensionati, già noti per reati di bracconaggio, intenti a posizionare cavetti d'acciaio per ungulati e una pericolosissima tagliola. 

  La tagliola, posizionata su un sentiero, era destinata a catturare grossi ungulati come cervi e cinghiali, ma rappresentava un grave pericolo anche per le persone che transitano in quei luoghi. Se azionata da un malcapitato escursionista, avrebbe potuto causare lesioni gravissime, grazie al suo potente meccanismo capace di provocare ferite profonde e la rottura delle ossa. Durante le perquisizioni domiciliari seguite all'arresto, sono stati sequestrati altri strumenti di cattura illegali e selvaggina oggetto di bracconaggio. In località Conca Arrubia, in agro di Villasimius, il personale della stazione Forestale di Castiadas ha sorpreso in flagranza due bracconieri, già noti per reati venatori, intenti a posizionare reti per uccellagione. Sono state sequestrate 27 reti e 45 tordi catturati con strumenti illeciti. 

  Le operazioni, che hanno visto la collaborazione delle stazioni forestali di Pula, Teulada, Sinnai e Campuomu, hanno permesso di bonificare vaste aree da strumenti di cattura illegali e dannosi per la biodiversità, come reti per uccellagione e cavetti per la cattura di cervi e cinghiali. Questo intervento rientra nei servizi di intensificazione dei controlli nel territorio, a tutela delle specie migratorie impegnate in questo periodo nel ritorno dalle zone di svernamento verso le aree di nidificazione nell'Europa continentale. Il fenomeno dell’uccellagione, sebbene meno grave rispetto ai decenni passati, richiede un contrasto duraturo e appropriato. Il Corpo Forestale ha operato con la proficua collaborazione dei volontari dell'associazione tedesca CABS (Committee Against Bird Slaughter). Nonostante i segnali positivi che testimoniano l’aumento dell’impegno attivo per la tutela della biodiversità in Sardegna, il fenomeno dell’uccellagione nel Sud Sardegna non è ancora eradicato. Persone inconsapevoli e insensibili ai valori ambientali e della legalità continuano ad alimentare questo illecito acquistando le “grive”.