Aggressione all’assistente sociale di Mores: il consiglio regionale dell’ordine esprime solidarietà alla collega

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  Il consiglio regionale dell’ordine degli assistenti sociali esprime solidarietà alla collega aggredita lunedì mattina a Mores, sul luogo di lavoro, durante l’esercizio delle sue funzioni. “Siamo consapevoli di lavorare con cittadini in condizioni di fragilità e bisogno – dichiara la presidente Milena Piazza – ma in nessun caso è possibile tollerare minacce e violenze che hanno conseguenze rilevanti per i professionisti, anche sul lungo periodo”. 

  Nel caso specifico, la brutale aggressione subita dall’assistente sociale è certamente originata da una condizione di fragilità personale di una cittadina, che nulla ha a che vedere con l’operato del servizio sociale comunale e che semmai chiama in causa i servizi sanitari. I commenti espressi sui social, di giudizio nei confronti della cittadina o sull’operato dei servizi, nella totale mancanza di elementi conoscitivi, non fa bene a nessuno. Appare doveroso, piuttosto, un richiamo alla tutela dei professionisti e al rispetto delle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. “Sono rischi spesso sottovalutati, anche inconsapevolmente. Proprio in ragione della specificità delle nostre funzioni – continua la Presidente – è necessario che ogni datore di lavoro, pubblico o privato, adotti tutte le misure necessarie a garantire ai propri dipendenti di lavorare in sicurezza, attraverso specifici protocolli per prevenire atti di violenza contro gli operatori sociali”.