Alghero: Follia di un senegalese al bar - Rissa e aggressione fisica alla polizia locale

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  Via La Marmora ad Alghero, ore 19:00 e un fine pomeriggio di follia. Un uomo di colore, chiaramente alterato - probabilmente dall'eccesso di alcol - decide che un bar è il palcoscenico giusto per una rissa con un connazionale, forse per problemi di droga.

  Non una scaramuccia qualunque, ma un teatro di violenza che trascina nel suo vortice anche la polizia locale, chiamata a sedare gli animi infuocati. 

  Il copione è sempre lo stesso in queste situazioni: gli agenti della polizia locale arrivano, tentano di calmare l'uomo, ma la tensione esplode.

Risultato? Oltre alla polizia locale, scatta l'intervento dei carabinieri, e non dimentichiamoci dell'ambulanza del 118, sempre pronta a raccogliere i pezzi di una società che si infrange. Pare che inoltre l'extracomunitario abbia dato in escandescenza pure all'ospedale creando non pochi problemi agli operatori sanitari.

  Si parla tanto di fragilità, di categorie protette, di minoranze. Ma quando queste stesse categorie sfondano la porta della civiltà con atti di pura violenza, ecco che le regole cambiano.

  Gli agenti, con le mani legate da protocolli che tutelano tutti tranne chi dovrebbe far rispettare l'ordine, hanno serie difficoltà ad intervenire in queste situazioni. 

  Forse è ora di chiedersi se in nome della protezione di alcuni, stiamo sacrificando la sicurezza di molti. 

  La morale? Non aspettatevi la solita tiritera sulla comunità scossa. Alghero oggi è stata l'esempio, non raro in altre parti d'iItalia, di una realtà in cui la vera fragilità è quella di un sistema che fatica a proteggere le persone. 

  Lasciamo le polemiche da tastiera agli esperti del nulla: è il momento di guardare in faccia la realtà, cruda e dura. Non possiamo affidare il nostro ordine solo alle mani di chi, per legge, non può stringere i pugni.