Monza celebra la cultura sarda con la presentazione di "L'Emigrato Sardo" di Peppino Mureddu

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  A Monza, presso il Liberthub, si è tenuto con discreto successo l'evento dedicato alla terza edizione del libro "L'Emigrato Sardo" di Peppino Mureddu, socio del Circolo Culturale Sardegna di Monza. La presentazione del sabato 13 Aprile 2024 ha visto una partecipazione calorosa, con una narrazione che si snoda dalla Sardegna all'Europa, testimoniando la vita e le sfide di chi ha attraversato i confini in cerca di un futuro migliore. Il libro di Mureddu, che affronta tematiche attuali come il lavoro e l'emigrazione, è stato introdotto dal presidente del Circolo, Salvatore Carta, e presentato da Gianraimondo Farina, vicepresidente del Circolo e ricercatore di Storia Economica. 

  Con la loro presenza, anche Ofelia Usai, poetessa e cuoca emigrata da Gadoni, e l'Associazione Liberbook di Monza, hanno arricchito il dibattito con le loro personali storie di emigrazione e successo. L'autore, Peppino Mureddu, ha raccontato la sua vita, dalle sue origini in Sardegna, la difficile esperienza come minatore in Belgio, fino al ritorno in Italia e il successo professionale. Il suo messaggio ai giovani è di non aver paura di provare e sperimentare nel campo lavorativo. L'evento si è concluso con la consegna delle pergamene ricordo e un brindisi celebrativo, accompagnato da un buffet preparato dalla Signora Mureddu. 

  L'invito è esteso a tutti per le prossime iniziative culturali, tra cui l'inaugurazione della mostra sulle miniere della Sardegna e della Lombardia e le presentazioni dei libri di autori locali. Un ringraziamento speciale va a tutti i relatori e a LIBERBOOK per aver promosso questa iniziativa culturale. Salvatore Carta ha espresso il desiderio che la nuova Giunta Regionale sarda si impegni nella risoluzione dei problemi legati all'emigrazione e al lavoro, vitali per la Sardegna. Gli eventi continuano a celebrare la cultura sarda, come dimostrano le numerose mostre e celebrazioni programmate, tra cui quella in onore di SA DIE DE SA SARDIGNA.

 

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