Siamanna: Tra droga e armi, la legge riafferma il suo corso

Carabinieri
  A Siamanna, l'occhio vigile della legge penetra le ombre di illeciti nascosti: una coppia, già nota alle forze dell'ordine, inciampa nuovamente sui binari della giustizia. In un venerdì pomeriggio che avrebbe potuto scivolare via come tanti altri, l'operazione dei carabinieri, voluta dal Comando provinciale per arginare le correnti torbide del traffico di stupefacenti, ha cambiato le carte in tavola. Con la precisione di un meccanismo orologiero, i controlli straordinari si sono dispiegati lungo le arterie che pulsano tra Oristano e i suoi satelliti comunali, focalizzando l'attenzione su zone periferiche già segnate da sospetti di attività illecite. 

  Il risultato non si è fatto attendere: l'acume investigativo, unito al fiuto delle Unità Cinofile dello Squadrone carabinieri eliportato dei Cacciatori di Sardegna, ha centrato il bersaglio. La doppia denuncia a piede libero, un'eco di legalità che risuona forte nel silenzio complice di chi sguazza nel torbido, è scattata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per detenzione abusiva di armi e munizioni. Un 48enne e una 37enne, figure già abbozzate nei fascicoli della giustizia, si ritrovano ora a dover giustificare più di semplici coincidenze: 28 grammi di marijuana, oltre un grammo di cocaina suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e materiali per il confezionamento - non sono segnali di un tranquillo quotidiano. E come se le sostanze non fossero già una colpa sufficiente, ecco spuntare dall'ombra del loro rifugio cinquanta cartucce calibro 22 e cinque cartucce calibro 12, munizioni per armi che loro, privi di porto d'armi, non avrebbero dovuto possedere. I carabinieri, con la loro meticolosa perquisizione, hanno svelato così un arsenale che parla la lingua del pericolo, del rischio non solo morale ma fisico per la comunità. E l'operazione non rimane isolata: è l'avvisaglia di un impegno che non si interrompe, che continua nelle giornate ad alto rischio delle festività pasquali e che non si fermerà nemmeno davanti all'orizzonte dell'estate. 

  La vigilanza, il rigore, la determinazione degli uomini in divisa, coadiuvati dai Cacciatori di Sardegna, non concedono tregua a chi sceglie la strada dell'illegalità. Nel racconto di queste giornate, Siamanna si riflette come microcosmo di una battaglia più ampia, di una sfida che la Sardegna, come ogni terra che si rispetti, si trova a fronteggiare: quella di mantenere puliti i propri spazi dalla corruzione della droga e dal male più cupo che armi nascoste possono significare. E mentre il lavoro della giustizia procede, inossidabile, si rafforza la certezza che la legalità possa essere, deve essere, sarà l'unico faro guida di una comunità che ambisce alla serenità e alla sicurezza.