Nonostante le recenti precipitazioni abbiano contribuito a mitigare gli effetti della siccità in Sardegna, aumentando il livello degli invasi sull'isola, la situazione idrica rimane critica in alcune aree, con particolare riferimento al Sulcis. Le ultime piogge, comprese quelle cadute tra Pasqua e il Lunedì dell'Angelo, hanno permesso un innalzamento significativo della capacità degli invasi, offrendo una tregua temporanea ai timori legati alla siccità.
Tuttavia, l'arrivo anticipato di un'estate torrida, con temperature che si prevede raggiungano i 30 gradi già da questo fine settimana, pone nuove sfide. Secondo l'ultimo bollettino dell'Autorità di bacino della Regione al 31 marzo, gli invasi sardi contengono 1234.75 milioni di metri cubi di acqua, pari al 67.7% della loro capacità totale.
Questo rappresenta un miglioramento rispetto a febbraio 2024, quando il livello era al 56.2%, ma è inferiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando si registrava il 77.6% della capacità invasabile.
Nonostante l'ottimismo per i prossimi mesi, è necessaria una visione lungimirante, soprattutto considerando che le precipitazioni significative dello scorso anno arrivarono soltanto nella parte finale del 2023. Le nevicate di quest'anno hanno fornito un importante supporto, ma la situazione è tornata alla normalità solo in Gallura, presso l'invaso del Liscia.
Al contrario, in molte altre zone dell'isola persiste l'emergenza idrica, con possibili allentamenti delle restrizioni all'irrigazione che verranno discussi nella prossima riunione dell'autorità di bacino. Queste misure potrebbero riguardare principalmente il nord della Sardegna, dove si è registrato un miglioramento, a differenza del Sulcis, dove gli invasi di Punta Gennarta e Medau Zirimilis segnano soltanto il 17.3% della loro capacità massima.
Nel centro dell'isola, alcuni sindaci hanno già dovuto emettere ordinanze che limitano l'utilizzo dell'acqua a scopi non potabili, in attesa delle decisioni che saranno prese dall'autorità di bacino dopo l'insediamento della nuova giunta regionale previsto per il 9 aprile. La situazione richiede quindi attenzione e prudenza, in vista di una stagione estiva che si annuncia particolarmente ardua sotto il profilo idrico.
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