Tragedia in carcere a Sassari: Detenuto si impicca

Il Sappe chiede riforme o minaccia proteste

Bancali
  Nelle mura del carcere di Bancali, a Sassari, si è consumata un'ennesima tragedia: un detenuto di 52 anni si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella. Questa tragica vicenda segna la 27esima perdita di vita in ambiente carcerario dall'inizio dell'anno, portando alla luce questioni urgenti relative alle condizioni di detenzione e alla salute mentale dei detenuti. 

  L'uomo, rientrato da un recente ricovero ospedaliero, si è impiccato utilizzando il laccio dei pantaloni, ed è stato scoperto dagli agenti penitenziari alle 6 del mattino. "Siamo costernati e affranti: un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta per lo Stato e per tutti noi che lavoriamo in prima linea", ha affermato Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria. 

  La situazione evidenzia un problema profondo nel sistema carcerario, compreso il passaggio della sanità penitenziaria alle Regioni, che secondo il segretario regionale del Sappe, Luca Fais, ha peggiorato le cose, evidenziando una grave carenza di operatori sanitari, psicologi e psichiatri dedicati alle carceri. Di fronte a questa emergenza, il Sappe lancia un appello chiaro al Ministro della Giustizia, avvertendo che senza le necessarie riforme, i poliziotti penitenziari sono pronti a scendere in piazza per esprimere il loro dissenso e malcontento, evidenziando la critica situazione e la necessità di interventi immediati per prevenire future tragedie.