Patrimonio di conoscenza. Patrimonio della comunità La dichiarazione di interesse culturale dell’archivio del Centro di cultura per l’educazione permanente di Santu Lussurgiu

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  In occasione del decreto di dichiarazione di interesse storico particolarmente importante, emesso dalla soprintendente Monica Grossi, la Soprintendenza archivistica dedica un pomeriggio al racconto della storia della coinvolgente esperienza di comunità avviata dal maestro Francesco Antonio Salis a metà degli anni ‘50 del Novecento e ancora oggi particolarmente attiva. Francesco Antonio Salis ha fondato e diretto il Centro Popolare UNLA di Santu Lussurgiu per oltre cinquant'anni. Nel 1967 ha ricevuto la Medaglia d'oro dell'UNESCO per la lotta contro l'analfabetismo. Instancabile attivatore di comunità, ha dedicato l’intera vita alla crescita culturale e sociale dei suoi concittadini. 

  Con l’impulso di “Su Mastru Salis” a Santu Lussurgiu si crearono gruppi di studio e di dibattito sui principali temi di attualità, con la partecipazione di uomini e donne: casalinghe, pastori, contadini, artigiani. Venne fondata una cooperativa femminile tessile che ha rappresentato un esperimento interessante di collaborazione sociale. Si diede vita al Museo della Tecnologia contadina, ancora attivo e frequentato, che oggi definiremmo “partecipato” dall’intera comunità locale. 

  Il prezioso archivio del Centro è da tempo curato e studiato, ma la dichiarazione d’interesse storico da parte del Ministero della Cultura segna un cambio di passo, con la nascita di un progetto integrato di tutela, inventariazione e valorizzazione in piena sinergia tra la Soprintendenza archivistica della Sardegna e il Centro di Santu Lussurgiu, presieduto da Maria Arca. Interverranno alla serata i rappresentanti della comunità lussurgese e alcuni testimoni diretti e indiretti dell’azione culturale dell’UNLA in Sardegna.