Concluso il processo di "Sindacopoli" a Oristano: Emissione di condanne e assoluzioni - Inchiesta avviata nel 2014

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  Il processo di primo grado sulla cosiddetta "Sindacopoli" sarda, che ha coinvolto la Barbagia e il Mandrolisai, si è concluso presso il tribunale di Oristano con quattro condanne e numerose assoluzioni, alcune delle quali per prescrizione e altre nel merito. L'inchiesta, avviata nel 2014, aveva portato alla luce una presunta rete di collusione tra studi professionali e amministrazioni comunali finalizzata a orientare l'assegnazione di progettazioni di opere pubbliche e l'esecuzione di appalti verso determinate direzioni.

  Salvatore Pinna, ingegnere 60enne di Tonara e titolare della Essepi Engineering, ritenuto il principale artefice di questa gestione illecita, è stato condannato a 7 anni e 6 mesi di reclusione. Rinaldo Arangino, ex sindaco di Belvì, ha ricevuto una condanna a 6 anni; Pietro Crobu, ex vicesindaco di Ortueri, a 4 anni e 8 mesi; e Pier Paolo Sau, ex primo cittadino di Tonara, a 4 anni e 3 mesi. 

  Il collegio giudicante ha dichiarato il non doversi procedere per alcuni reati a causa della sopraggiunta prescrizione per Pinna, Arangino, Sau, Crobu e altri imputati, tra cui Francesco Chessa, Viviana Stochino, Antonio Franco Fogu, Maria Lucia Fraghì, Carlo Maria Sassu, Alessandra Piras, Laila Dearca, Salvatore Casula, Paolo Vacca e Piergiorgio Peddes. Alcuni imputati sono stati inoltre assolti per altri capi d'accusa, tra cui Pinna, Arangino, Chessa, Dearca, Casula, Crobu e Giampaolo Porcu, quest'ultimo assolto per sei reati nel merito e per un altro per prescrizione. Questo processo segna un punto importante nella lotta contro la corruzione e l'illegalità nelle amministrazioni comunali, evidenziando la necessità di maggiore trasparenza e integrità nei processi di assegnazione e gestione degli appalti pubblici.