Sviluppo Agrovoltaico in Sardegna: Tra opportunità e necessità di regolamentazione

Tore Piana
  L'avanzamento del settore agrovoltaico in Sardegna sta raggiungendo proporzioni notevoli, interessando oltre 200.000 ettari di terreno produttivo. Tore Piana del Centro Studi Agricoli evidenzia l'urgenza di una legge regionale di orientamento che regolamenti questa espansione, senza la quale la Sardegna rischia di diventare un Far West in mano a grandi speculatori energetici internazionali. Il Centro Studi Agricoli ha rilevato che la crisi dell'agricoltura sta spingendo molti agricoltori a cedere i propri terreni per l'installazione di strutture fotovoltaiche, garantendo introiti annui significativi. Nonostante i benefici economici immediati, esiste la preoccupazione per il potenziale impatto negativo sul paesaggio, sul microclima locale e sulla difficoltà di coltivare sotto i pannelli su larga scala.

  Il comune di Sassari, ad esempio, ha già registrato richieste per circa 3.000 ettari per installazioni agrovoltaiche, con ulteriori 2.000 ettari in attesa di valutazione. Le autorità attualmente stanno valutando le richieste attraverso il processo di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), senza che, al momento, siano state rilasciate autorizzazioni per terreni agricoli. Questo quadro normativo confuso, che include il dibattito su varie fonti energetiche e infrastrutture, richiede un'azione decisa per evitare una trasformazione incontrollata del territorio sardo. 

  Il Centro Studi Agricoli si fa portavoce dell'allarme e chiama a un dibattito aperto e approfondito sulla questione. Un convegno in programma il 22 marzo alle ore 11, con luogo ancora da definire tra Sassari e Macomer, avrà come tema l'agrovoltaico sui terreni agricoli sardi, e cercherà di valutare se il processo in atto sia positivo o negativo per l'isola. Esperti del settore e rappresentanti istituzionali, inclusi il neoeletto Presidente della Regione e dirigenti del Centro Studi Agricoli, saranno invitati a discutere le normative attuali e le proiezioni per i prossimi trent'anni. La situazione attuale sottolinea la necessità di una pianificazione strategica e di un quadro normativo chiaro che equilibri le esigenze energetiche con la tutela dell'agricoltura e dell'ambiente sardo.