Il tribunale di Lanusei si distingue per efficienza nelle esecuzioni immobiliari in Italia

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  Il Tribunale di Lanusei, in provincia di Nuoro, emerge come il più performante d'Italia nell'ambito delle procedure esecutive immobiliari, secondo un recente studio condotto dall’Associazione T6. Con soli 106 fascicoli pendenti con anzianità superiore a cinque anni, il tribunale sardo si posiziona al vertice della classifica nazionale, superando i Tribunali di Isernia e Aosta, rispettivamente al secondo e terzo posto. Questi dati emergono dal rapporto "Il Funzionamento delle Procedure Esecutive: analisi e performance dei tribunali italiani", curato dal Prof. Federico Cecconi e dall’Avv. Laura Pelucchi. Lo studio, presentato dall’Associazione T6 - Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane, analizza la gestione e il funzionamento delle esecuzioni immobiliari in Italia, focalizzandosi sull'arretrato e sulla capacità di smaltimento delle pratiche pendenti. 

  A livello nazionale, su un campione di 140 tribunali e 212.000 fascicoli pendenti dal 2002 al 2022, si nota una diminuzione dei fascicoli aperti, ma un aumento significativo delle procedure con arretrato, con circa il 60% dei fascicoli aperti da oltre cinque anni, e il 26% pendente da più di dieci anni. Nonostante i progressi di alcuni tribunali, come evidenziato dal caso di Lanusei, la situazione complessiva dei tribunali italiani rimane problematica, con un numero significativo di esecuzioni che tardano a giungere a conclusione. Il Prof. Federico Cecconi, Coordinatore Comitato Scientifico dell'Associazione T6, ha sottolineato: “L’approfondimento del report annuale sui tempi dei Tribunali è un momento importante che ci permette di osservare con maggior dettaglio quanto già analizzato nel corso dell’anno”. Laura Pelucchi, Partner La Scala Società tra Avvocati e referente commissione esecuzioni immobiliari dell'Associazione T6, ha aggiunto: “Il monitoraggio dell’andamento dei Tribunali in termini di pratiche pendenti restituisce in questa seconda edizione dell’approfondimento sullo Studio dei Tempi una chiara fotografia della situazione italiana, mostrando come i risultati ottenuti continuano a rispecchiare l’impatto che la pandemia ha avuto sull’intero impianto e, per il quale dovremo ancora attendere di vedere le evoluzioni nei prossimi anni.”