Gesturi: Ladro di olio scoperto dalle etichette delle damigiane

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  In un paesino che sa di olivi e tranquillità, Gesturi, si è consumato un crimine che sa di commedia all'italiana. 

  Un furto di olio extravergine d'oliva, che si trasforma in un giallo da quattro soldi per colpa di un ladro non proprio Sherlock Holmes. 

  Stiamo parlando di 160 litri di "oro verde", sottratti con l'ardire di un grande stratega ma con la prudenza di un bambino che nasconde i biscotti sotto il cuscino. Il nostro eroe del giorno, un uomo di 33 anni, già noto alle forze dell'ordine per aver probabilmente perso al gioco delle tre carte, pensava di aver fatto il colpo della sua vita. Peccato che, come in un film di Totò, abbia dimenticato un dettaglio: le etichette sulle damigiane. 

  Un indizio che nemmeno il commissario Clouseau avrebbe ignorato. E così, mentre il nostro maldestro ladro sfoggiava il suo nuovo business di "imprenditore oleario", i carabinieri di Gesturi e Barumini mettevano insieme i pezzi del puzzle. 

  Sì, perché a quanto pare, anche in Sardegna, le telecamere di sorveglianza servono a qualcosa oltre a immortalare gatti randagi. E quale non fu la sorpresa dei nostri Sherlock in divisa, quando trovarono le damigiane incriminate a casa di un ignaro settantasettenne, che, poveretto, aveva solo voluto fare scorta di olio, pagandolo un migliaio di euro. 

  Che affare! Ora, il nostro genio del crimine dovrà rispondere di furto e ricettazione, mentre i carabinieri continuano a cercare gli altri 35 litri di olio, sperando che il ladro non abbia deciso di aprirsi un ristorante nel frattempo.

  In attesa di nuovi sviluppi, possiamo solo immaginare la faccia del nostro aspirante Crispi quando si è accorto che quelle piccole etichette, quelle sì, sono state la sua rovina. E chissà, forse la prossima volta sceglierà di rubare qualcosa di meno... etichettato.