Ergastolo confermato per Massimiliano Farci: La giustizia fa il suo corso ad Alghero

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  La Corte d'assise d'appello di Sassari, questa mattina, ha messo la parola fine al caso di femminicidio che ha scosso la comunità di Alghero. Massimiliano Farci, 56enne di Assemini, è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della sua compagna, Speranza Ponti, avvenuto il 5 dicembre 2019. Una sentenza che ribadisce il primo verdetto, non lasciando spazio a dubbi sulla colpevolezza dell'imputato. 

  La Corte, presieduta dalla giudice Maria Teresa Lupinu e dalla giudice a latere Marina Capitta, ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Angelo Beccu, confermando la pena massima. Gli avvocati di parte civile, Edoardo Morette e Stefano Carboni, si sono uniti a questa richiesta, confermando la gravità del reato commesso da Farci. La difesa di Farci, affidata all'avvocato Daniele Solinas, ha tentato di costruire una narrazione alternativa, sostenendo che il 56enne avesse trovato la compagna già morta, impiccata in casa con un lenzuolo.

  Farci aveva addirittura dichiarato di aver nascosto il cadavere su una collina con vista sul promontorio di Capo Caccia, affermando che fosse un desiderio espresso dalla vittima. La sua giustificazione per non aver chiamato le autorità – il timore di non essere creduto – non ha trovato riscontro nella realtà dei fatti. Per la Corte d'assise d'appello non ci sono stati dubbi sulla dinamica dei fatti: Farci è colpevole dell'omicidio di Speranza Ponti. Va ricordato che l'imputato era già stato condannato all'ergastolo per l'omicidio nel 1999 dell'imprenditore Renato Baldussi di San Sperate. Nonostante fosse in semilibertà dal 2017 e gestisse una pizzeria ad Alghero, il suo passato criminale si è riaffacciato con questa nuova e tragica vicenda. 

  Alla lettura del verdetto, Farci, presente in aula, è rimasto impassibile. La Corte ha anche riconosciuto il risarcimento al marito della vittima, aggiungendo un ulteriore strato di giustizia a questa tragica storia. Questa sentenza non solo conferma la colpevolezza di Farci, ma sottolinea anche l'importanza della lotta contro il femminicidio, un fenomeno tristemente attuale che richiede un'attenzione costante da parte della società e delle istituzioni. Il caso di Speranza Ponti diventa un simbolo di una battaglia che non può e non deve essere ignorata.