Un arsenale nascosto tra le zolle: Arrestato allevatore sardo

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  Nella pacifica campagna di Ortueri, dove la natura ancora detta le sue leggi inesorabili, si è svolto un blitz che sembra uscito dalle pagine di un romanzo poliziesco. I carabinieri della Compagnia di Tonara, con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Abbasanta, hanno scoperto un arsenale bellico nascosto in una azienda agricola.

  Il proprietario, un allevatore di 65 anni originario di Nuoro, è stato arrestato. La sorpresa, in questo angolo di Sardegna solitamente dedito alla pastorizia e all'agricoltura, è stata grande. Le forze dell'ordine, mosse da una segnalazione, hanno trovato un insospettabile deposito di armi e munizioni. Nascoste con astuzia tra le mura di edifici rurali, sono emerse due pistole di piccolo calibro, una delle quali in condizioni precarie e dall'origine incerta, l'altra di fabbricazione belga con canna modificata, una pistola a salve e tre bombe a mano modello "Srcm", di quelle utilizzate dalle nostre Forze Armate. Ma non è tutto. Nella porcilaia, occultati in tubi di plastica, e dentro un muro a secco alla periferia della proprietà, sono stati rinvenuti 800 grammi di esplosivi: candelotti di dinamite e spezzoni di gelatina da cava, abbastanza per scuotere le fondamenta di questa tranquilla comunità rurale. Incredibilmente, una delle bombe era celata in un indumento, nascosto sotto un cumulo di pietre, quasi a testimoniare una frettolosa volontà di occultamento.

  Gli artificieri del comando provinciale di Nuoro sono intervenuti per neutralizzare l'arsenale. Ora, una delle armi rinvenute sarà analizzata dal Reparto investigazioni scientifiche di Cagliari per risalire alla matricola e scoprirne la provenienza. Intanto, l'allevatore è stato condotto nel carcere di Oristano, dove aspetta di conoscere il proprio destino giudiziario. Questo episodio solleva interrogativi inquietanti sulla presenza di armi e esplosivi in luoghi così inaspettati, forse troppo spesso ignorati dai radar delle autorità. Resta l'immagine di un tranquillo paese sardo, dove la vita scorre lenta tra i campi e le greggi, ma che nascondeva, nel suo grembo, un segreto pericoloso e inatteso.