Fumo nero su Villamar: L'imprenditore edile e la pira di rifiuti

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  Villamar si è trovata improvvisamente al centro di una vicenda che sa di bruciato. Un 51enne imprenditore edile, già noto alle cronache locali, diventa protagonista di un'inattesa sceneggiata ambientale. La sua colpa? Avere acceso una pira di rifiuti nel suo terreno, una scelta ecologicamente discutibile che ha attirato l'attenzione dei carabinieri. 

  I militari dell'Arma, in un blitz che rompe la monotonia di una giornata ordinaria, transitano casualmente nella zona e si imbattono in una coltre di fumo nero. Una nuvola minacciosa che si alza prepotente nel cielo di Villamar. La curiosità diventa indagine: i carabinieri si avvicinano e sorprendono l'imprenditore in piena attività piromane. Il quadro che si presenta davanti ai loro occhi è eloquente: plastica, cartone e altri rifiuti si trasformano in cenere sotto la guida esperta di chi dovrebbe sapere quanto sia preziosa la tutela dell'ambiente. 

  L'imprenditore, sorpreso sul fatto, si trasforma da piromane in pompiere, spegnendo il rogo da lui stesso innescato e ripulendo l'area, in un tardivo gesto di redenzione. Denunciato per combustione e gestione illecita di rifiuti, l'imprenditore si trova ora nei guai. Una mossa che poteva sembrare banale e di poco conto si trasforma in un caso giudiziario, un monito per chi pensa che bruciare rifiuti sia un'azione priva di conseguenze. La vicenda di Villamar diventa così un piccolo capitolo nella cronaca della lotta per la salvaguardia ambientale. Un episodio che ricorda quanto sia importante il rispetto per l'ambiente, anche nei piccoli gesti quotidiani. Un insegnamento che, si spera, non venga dimenticato troppo presto dai cittadini di Villamar e non solo.