Ecco l'ultima puntata del triste e sordido dramma che si svolge nel nostro sistema scolastico. Questa volta, il palcoscenico è il Liceo Classico Dettori di Cagliari, e il protagonista è un professore di latino e greco, L. D., 48 anni. La giudice per le indagini preliminari Manuela Anzani ha ritenuto opportuno sospenderlo dall'insegnamento, dato che gravano su di lui accuse di avere utilizzato il suo ruolo per sedurre una studentessa minorenne.
Secondo quanto riportato dall'Unione Sarda, il Procuratore Marco Cocco sta indagando il docente per atti sessuali su minore. L'orologio della giustizia, che non è mai stato particolarmente veloce, ora deve fare i conti con un fascicolo che sembra riguardare eventi avvenuti non si sa bene se lo scorso anno o prima.
E mentre la studentessa, presunta vittima, si è presentata davanti al Gip Giuseppe Pintori per un incidente probatorio protetto, confermando le accuse, il docente si affida alla difesa degli avvocati Stefano Pirisi e Michele Cappellari.
La famiglia della giovane e lei stessa sono rappresentate dall'avvocata Daniela Loi.
Ma questo caso non è il primo appuntamento di De Martini con le cronache. Nel 2012, dopo essersi convertito all'Islam, era finito nel mirino delle indagini sulla Digos e la Direzione distrettuale antimafia per questioni legate al terrorismo islamico, da cui però era uscito pulito.
Ora, però, il professore si trova al centro di un altro tipo di scandalo, uno che tocca le corde sensibili della società e solleva interrogativi sulla fiducia riposta nei docenti. Insegnare è un'arte, un mestiere che dovrebbe essere svolto con integrità e responsabilità. Quando un educatore attraversa il confine della moralità e dell'etica professionale, le conseguenze non sono solo legali, ma anche morali.
La vicenda del Liceo Dettori si aggiunge alla lunga lista di scandali che affliggono il mondo dell'educazione. Ciò che resta è un sentimento di amarezza e la speranza che la giustizia faccia il suo corso, per il bene degli studenti, delle famiglie e dell'integrità del sistema scolastico. Nel frattempo, la comunità scolastica e la società civile devono fare i conti con la dura realtà che anche le aule scolastiche non sono immuni dai mostri.
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