Pescatori del Sulcis in protesta a Teulada per indennizzi mancati

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  Questa mattina, un gruppo di circa cento pescatori provenienti dalle marinerie del Sulcis ha organizzato un sit-in di protesta davanti al poligono militare di Teulada, in Sardegna. La loro protesta è stata indotta dal mancato pagamento degli indennizzi per il fermo pesca, una conseguenza delle esercitazioni militari nella zona. Questi pescatori, armati di bandiere della UILA (Unione Italiana del Lavoro), chiedono che i ristori per il 2022 vengano erogati dal Ministero della Difesa entro novembre, altrimenti il pagamento verrà posticipato al 2024. 

  La situazione è aggravata dal fatto che alcune marinerie hanno già ricevuto una percentuale maggiore degli indennizzi rispetto ad altre. Per esempio, i pescatori di Sant'Anna Arresi, che affermano di essere stati i più danneggiati dalle esercitazioni militari, hanno ricevuto solo il 33% dei ristori previsti, mentre a Teulada è stato pagato il 77% e ad altre località come Sant'Antioco, Carloforte e Portoscuso è stato erogato il 100%. Queste disparità sono fonte di grande tensione e richiedono una soluzione immediata prima della fine di novembre, data limite imposta dai Comuni per il pagamento degli indennizzi. 

  Una delegazione dei manifestanti, guidata da Luciano Marica della UILA e dalla sindaca di Sant'Anna Arresi, Anna Maria Teresa Diana, è stata ricevuta dai vertici militari della base per discutere la questione. Marica ha espresso fiducia nell'ottenere una risoluzione positiva della vertenza, che perdura da mesi, e ha dichiarato che i pescatori sono pronti a intraprendere nuove forme di protesta per ottenere il riconoscimento degli indennizzi senza disparità tra le varie marinerie