Il sottosegretario Sgarbi e l'assalto eolico in Sardegna: Preservare la cultura e il paesaggio sardo

Vittorio Sgarbi
  Il dibattito sull'energia eolica in Sardegna si è infiammato nelle ultime settimane, raggiungendo i vertici del Ministero della Cultura. Il sottosegretario Vittorio Sgarbi, durante una recente intervista a Rai Radio1 nel programma Un Giorno da Pecora, condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, ha dichiarato: "Ho invitato 60 sindaci sardi a venire a parlare al ministero contro l'eolico in Sardegna, per preservare l'integrità del paesaggio sardo, dei nuraghi". Queste parole riflettono un sentimento crescente tra molti abitanti e amministratori locali della regione, che vedono nell'energia eolica una minaccia alla preservazione della ricca eredità storica e culturale dell'isola. I nuraghi, torri di pietra antiche costruite tra il 1900 e il 730 a.C., rappresentano una parte fondamentale del patrimonio archeologico della Sardegna. "Sono stato a parlare in Sardegna per la monografia del pittore Giovanni Nonnis - ha raccontato Sgarbi - e li ho invitati a rappresentare a Roma questa situazione per difendere il loro territorio. Ma è un problema non solo della Sardegna, ma anche di regioni del Sud come Basilicata e Sicilia. In quest'ultima regione la situazione è addirittura peggiore".

  Il contesto più ampio, tuttavia, va oltre le parole di Sgarbi. In Sardegna, negli ultimi tempi, si sono moltiplicate le manifestazioni e le proteste contro l'energia eolica. Appena un mese fa, gli ambientalisti del Grig hanno lanciato nuove iniziative per bloccare l'installazione di un nuovo impianto eolico. Il loro grido d'allarme riguarda in particolare "otto torri eoliche, una delle quali - ha denunciato l'associazione - a soli 750 metri dal Nuraghe Genna Maria nei comuni di Collinas, Villanovaforru, Lunamatrona e Sanluri. Una parte delle opere rientra addirittura nel demanio civico di Collinas". 

  La crescente resistenza all'espansione dell'energia eolica in Sardegna sottolinea la tensione tra lo sviluppo sostenibile e la conservazione del patrimonio culturale. Per molti sardi, la preservazione dell'integrità del loro paesaggio e delle loro radici storiche è una priorità che va al di sopra delle considerazioni economiche. La questione ora è come bilanciare le esigenze di un futuro sostenibile con il rispetto delle tradizioni e della storia.

 

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