Torino piange. L'Italia piange. In una giornata che sarebbe dovuta essere di festa e di orgoglio nazionale, siamo testimoni di una tragedia inattesa e devastante. La morte della piccola Laura Origliasso, solo 5 anni, travolta nello schianto delle Frecce Tricolori, ha lasciato una nazione intera senza parole. Il cuore sanguina per una vita così giovane e innocente spezzata in un modo così tragico.
Le Frecce Tricolori sono un simbolo di eccellenza, di disciplina e di orgoglio per l'Italia. Che un incidente di queste proporzioni possa coinvolgere una pattuglia acrobatica di tale prestigio amplifica ulteriormente il senso di incredulità e sgomento. Ma non dimentichiamo che, al di là della macchina, vi è l'uomo, e anche il pilota, che ha cercato disperatamente di salvare sia se stesso che chi era a terra, non è altro che una vittima di circostanze oltre il suo controllo.
È doloroso pensare alla famiglia Origliasso in questo momento: una madre e un fratellino in gravi condizioni, un padre ferito, tutti uniti nella tragedia. È un peso che nessuna famiglia dovrebbe mai sopportare. Come comunità e come nazione, dobbiamo circondarli con tutto il nostro affetto e supporto.
Mentre attendiamo i dettagli sull'incidente, non possiamo fare a meno di riflettere sulla fragilità della vita. Ma, in questo momento di lutto nazionale, dobbiamo anche ricordare di non affrettare giudizi o congetture. L'inchiesta della Procura farà luce sulle cause dell'incidente e garantirà che la verità emerga.
In questo difficile momento, ci uniamo in preghiera e solidarietà con la famiglia Origliasso e con tutte le persone coinvolte in questo tragico evento. Troviamo forza e conforto l'uno nell'altro, mentre cerchiamo di dare un senso a questa terribile perdita, in un abbraccio tricolore.
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