Selargius: Madre in fuga dalla follia del figlio, intervento dei carabinieri provvidenziale

Carabinieri
SELARGIUS - Nelle ore piccole della notte, mentre l’Italia onesta dorme, ci sono storie che urlano in silenzio, storie che raccontano una realtà talvolta troppo dura da accettare. E questa notte, nel cuore della Sardegna, l'urlo è stato troppo forte per passare inosservato. All'una di notte, una madre, dopo essere stata aggredita da chi avrebbe dovuto proteggerla e amarla, ha trovato il coraggio di sfuggire alla sua stessa casa, rifugiandosi da parenti e cercando aiuto. Il carnefice? Suo figlio, un uomo di trentacinque anni, un disoccupato, un "bravo ragazzo" sulla carta, senza precedenti. La madre, con la paura ancora negli occhi e la voce tremante, ha contattato i carabinieri, eroi in divisa che spesso intervengono in situazioni al limite dell’umano. E proprio in questo contesto, i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Quartu Sant’Elena e quelli della Stazione di Monserrato, sono accorsi in suo aiuto. Non hanno trovato solo una casa devastata, ma un uomo fuori controllo, pronto a sfogare la sua rabbia anche su chi indossa una divisa. E mentre uno dei militari tentava di fermare l'incontenibile furia dell’uomo, ha ricevuto un calcio al petto. Un gesto che racconta una disperazione e una violenza che non conosce limiti. Ma, grazie all'addestramento e alla prontezza, i carabinieri hanno usato una pistola elettrica taser, portando la situazione sotto controllo. Dalle parole della madre emergono dettagli inquietanti: una vita segnata da persecuzioni continue, un calvario nascosto dietro le porte chiuse. Un racconto che ha spinto i militari ad attivare il "codice rosso", un sistema che scatta in situazioni di pericolo imminente. E così, mentre le prime luci dell’alba illuminano le vie di Selargius, ci si chiede quanti altri urli restano inascoltati, quanti altri segreti si celano dietro le persiane chiuse. Perché in una nazione civile, ogni donna, ogni madre, ogni individuo dovrebbe sentirsi sicuro tra le mura domestiche. Ma l'Italia, come dimostra questa notte sarda, ha ancora molta strada da fare.