Era sardo, anzi no: Ecco da dove proviene Ötzi

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Ötzi era sardo: le curiosità sulla “mummia dei ghiacci! Con questo titolo ai primi di Luglio le maggiori testate locali aprivano a caratteri cubitali. Oggi scopriamo che proveniva dall' Anatolia ovvero l' odierna Turchia. Era il settembre del 1991 quando alcuni escursionisti tedeschi stavano attraversando le Alpi Venoste, al confine tra Austria e Italia. Ad un’altitudine di 3.200 metri sono stati sorpresi da una zolla sul terreno. Avvicinandosi, videro il corpicino di un uomo pensando che forse si trattasse di un ex alpinista morto sulla montagna. Ma la sorpresa è stata grande quando, datando i resti mummificati di quella persona, si è scoperto che aveva circa 5.200 anni. Non sarebbe l’unico segreto che avrebbe rivelato: sappiamo che è morto di morte violenta, che era vestito di pelle d’orso e cosa avesse consumato per cena prima di morire. Ora, più di trent’anni dopo, sta ancora rivelando informazioni e i suoi geni indicano che aveva la pelle più scura di quanto si pensasse in precedenza, era calvo e che la sua città era molto più isolata di quanto suggerissero le prime teorie. Tutto nasce da un'intervista concessa a "Il Corriere" dalla professoressa Martina Tauber, anatomopatologa dell'ospedale di Bolzano nonché responsabile della conservazione della mummia. Dopo aver parlato delle procedure di tutela attuate costantemente con l'obiettivo di preservare ciò che resta del corpo del celebre Uomo dei ghiacci dell'Età del rame, l'argomento è scivolato sulle origini di Ötzi. "Era un uomo di circa 45 anni, ma non sappiamo se sia autoctono", ha riferito l'esperta. "Sotto il profilo genetico, l'aplotipo materno non esiste più: quel raro sottogruppo di Homo Sapiens si è estinto. Invece quello paterno è individuato in Sardegna o in Corsica: qualche antenato proveniva da lì", ha specificato Martina Tauber. "La ricostruzione digitale della sua immagine è verosimile: il teschio rivela che aveva quei tratti e i capelli erano marroni e ondulati". In che modo l'uomo ucciso sulle Alpi sarebbe imparentato coi sardi? "Quella di Ötzi è una linea che è arrivata fin da 8/9 mila anni fa dalle aree dell'Europa centrale, a quel punto quei popoli sono scesi verso la penisola italiana mediante un percorso molto simile a quello seguito dagli antenati degli Etruschi", puntualizza Paolo Francalacci. "Anche loro non si sono fermati in Toscana, ma hanno attraversato l’arcipelago Toscano, Corsica e Sardegna". Ciò significa che "Ötzi ha un aplotipo che appartiene all’aplogruppo G2a di origine caucasica che troviamo effettivamente anche in Sardegna", dichiara il professore, "perché discendono da questi popoli provenienti dal Nord. Tra l'altro Ötzi è morto 5 mila anni fa, quindi la Sardegna non l’ha mai vista. Forse dei parenti comuni sono arrivati in Sardegna da quella stessa strada". Grazie a una nuova tecnologia di sequenziamento avanzata, i ricercatori delll’Istituto Max Planck per l’antropologia evolutiva e di Eurac Research di Bolzano è riuscito a ricostruire il suo patrimonio genetico in modo più accurato. Ecco cosa hanno scoperto. Da questa indagine, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell Genomics, è emerso che Ötzi aveva la pelle decisamente più scura di quanto si credesse e con tutta probabilità soffriva di calvizie, anche se è stato rappresentato con capelli lunghi e folti. Per quanto riguarda, invece, la pelle, finora gli studiosi avevano attribuito il colore abbastanza scuro al processo di mummificazione nel ghiacciaio. In realtà, le recenti analisi al DNA hanno rivelato che quella colorazione si avvicina molto a quella effettiva dell’uomo del Similaun, ribattezzato così in riferimento al ghiacciaio dove venne ritrovato. Dallo studio è venuto fuori un altro dato molto interessante relativo alla provenienza dell’uomo. Il suo patrimonio genetico è, infatti, riconducibile ai primi coltivatori immigrati dall’Anatolia. Circa 8.000 anni fa i coltivatori provenienti dall’Anatolia hanno iniziato a migrare verso l’Europa e si sono mescolati con i cacciatori-raccoglitori che vivevano originariamente in Europa occidentale. – chiarisce Krause – I cacciatori-raccoglitori si sono mescolati con i coltivatori e alla fine di questo processo, circa 5.000 anni fa, la maggior parte dei coltivatori europei portava con sé tra il dieci e il cinquanta per cento di patrimonio genetico dei cacciatori-raccoglitori; la maggior parte superava il dieci per cento, alcuni di più. Ötzi, invece, ha solo poco meno dell’otto per cento del suo corredo genetico riconducibile ai cacciatori-raccoglitori. Nessuno dei suoi contemporanei europei di cui abbiamo a disposizione il genoma, e sono centinaia, presenta una così grande parte di patrimonio genetico riconducibile ai primi agricoltori dell’Anatolia.