Ecco un evento degno di nota, che unisce il presente con la storia. Il discendente di una linea reale, il principe Emanuele Filiberto di Savoia, ha fatto un'apparizione sorprendente questa mattina a Palazzo Bacaredda. Lì ad attenderlo, il primo cittadino Paolo Truzzu, una delegazione sarda degli ordini dinastici della Real Casa di Savoia guidata da Nicola Zuccheddu, e Ugo D'Atri, capo dell'Istituto nazionale per la Guardia d'Onore alle tombe reali del Pantheon.
Si può solo immaginare le espressioni di meraviglia sul volto del principe mentre osservava i tesori della città, tra cui l'arazzo Spierink, l'opera mastodontica di Giovanni Margagliotti e la sala Sabauda, dove si trova una miniaturo del cocchio di Sant'Efisio. Un cocchio che, come ha descritto il sindaco Truzzu, "ogni primo di maggio attrae folle di devoti e visitatori, trasportando la statua del santo martire venerato da Cagliari e oltre". Un invito, poi, alla prossima 368^ festa, un gesto che congiunge le epoche.
Il principe ha risposto alle lodi con parole di affetto per Cagliari, descrivendola come "una città affascinante, baciata dal mare e ricca di storia". E non si è fermato qui, ha promesso di fare tutto il possibile per tornare per la celebrazione del primo di maggio. Solo il tempo ci dirà se manterrà la parola.
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