Si è svolta nei giorni scorsi, parallelamente alle celebrazioni per la
Giornata Mondiale degli Oceani 2023, con esito più che soddisfacente, la prima missione
scouting del progetto “Sardegna, i giganti dimenticati” creato da R!SE in collaborazione
con il WWF Italia e l'Amministrazione Comunale, dedicato alla prima ricerca sui cetacei
che si tiene nel Canyon di Castelsardo, dal lontano 1984.
Il programma ha previsto un’attività di ricerca, con tecnologie innovative a livello
internazionale, per indagare sull’eventuale presenza di cetacei nella profonda gola che,
dal centro del golfo scende dalla scarpata continentale in direzione nord-ovest.
Per le ricerche dei mammiferi marini, a bordo di una barca generosamente messa a
disposizione da Boomerang, un'agenzia charter di Olbia, sono stati impiegati droni aerei,
idrofoni, kit di rilevamento del DNA ambientale (eDNA) e droni subacquei. Sono stati
proprio gli idrofonisti, Sara Ferri e Gerardo Sorrentino della stazione zoologica Anton
Dohrn, tra i più importanti enti di ricerca internazionali nel settore della biologia marina, a
confermare quanto più volte avvistato e segnalato dai pescatori locali, Michele Cimino fra
tutti che ha fattivamente collaborato con il gruppo di ricerca.
Nel canyon di Castelsardo ci sono i mammiferi marini. "È stato emozionante avvertire
dall'idrofono il clic del capodoglio - racconta Laura Pintore, biologa esperta di megafauna
marina per il WWF che con Giulia Prato capo programma Oceani, ha condotto le ricerche -
in 4 giorni abbiamo registrato la presenza di cetacei per ben 7 volte".
“E’ la conferma di quanto sapevamo già dal Maggio 2013 quando, proprio a Castelsardo
primo comune della Sardegna ad aderire, si era tenuta la cerimonia di sottoscrizione della
Carta di Partenariato del Santuario Pelagos per i comuni dell’isola – sottolinea l’assessore
all’ambiente Roberto Fiori – e questo è solo il primo passo. Sulla base dei primi risultati
ottenuti il progetto continuerà nell'ambito di altre attività con il WWF Italia".
L’associazione R!SE, diretta da Lorenzo Colantoni, ha inoltre messo a disposizione un
team di filmmaker, Marco Barretta e Federico Cornacchia, che seguiranno le diverse fasi
del progetto, per raccontarlo in un documentario conclusivo che verrà distribuito tramite
canali e media partner di livello nazionale e internazionale.
La presenza di balene nel mare nostrum ha una funzione fondamentale, per la produzione
di ossigeno e la cattura dell’anidride carbonica. Le loro feci, ricche di minerali, azoto e
ferro, sono infatti il principale nutrimento per il fitoplancton che contribuisce ad immettere
nell’atmosfera il 50% dell’ossigeno presente sul pianeta ed a catturare miliardi di tonnellate
di co2, l’equivalente di quattro foreste amazzoniche.
“La nostra amministrazione riconosce l’importanza della tutela dei mammiferi marini
presenti nelle nostre acque e ci impegniamo a portare avanti azioni concrete per la loro
salvaguardia – conclude il sindaco Antonio Capula – puntiamo sull’ambiente sia per la sua
tutela che per la possibilità di una sua valorizzazione in chiave turistica. Il suggestivo
Whale Watching nel santuario Pelagos è già una realtà in Liguria e potrebbe diventarlo
anche da noi”.
La Città aveva aderito, a suo tempo, anche al progetto di ricerca
denominato, Sardegna Nord Cetacei, promosso dal Dipartimento di Medicina Veterinaria
dell'Università di Sassari, con lo scopo proprio di monitorare, attraverso un equipaggio
composto da veterinari, naturalisti e biologi marini, la presenza di cetacei nel Nord
CITTÀ DI CASTELSARDO
Sardegna e valutare il loro stato di salute, ed ha preso parte, come unico comune sardo
presente, nello scorso mese di Marzo, al Monaco Ocean Week 2023, il forum della
Pelagos Initiative, dedicato interamente al Santuario.
Il Canyon di Castelsardo fa inoltre parte delle "10 aree per la protezione nuova e
rafforzata", individuate dal WWF in Italia, l'unica in Sardegna insieme al Santuario di
Caprera.
Il progetto ”Sardegna, i giganti dimenticati” ha ricevuto il sostegno della Fondazione
Sardinia Film Commission, della QYSEA, azienda che produce droni subacquei ed è
gestito da R!SE, un progetto di comunicazione ambientale, che conta su un team di autori
specializzati in collaborazioni attive con, tra gli altri, National Geographic, Rai e La
Repubblica che propongono un nuovo approccio e nuovi strumenti per spiegare in
maniera chiara le grandi sfide ambientali di oggi, dalla geopolitica della transizione
energetica fino alla drammatica scomparsa della biodiversità.