La sospensione dell’attività chirurgica ad Alghero, sia al Civile che al Marino, è un fatto
gravissimo, sintomo di assenza di programmazione e di assoluto disinteresse per il nostro territorio.
Ad Alghero dall’11 marzo non si opera più neanche per le urgenze. Inaccettabile. Si muovano
l’assessore regionale della sanità ed il sindaco di Alghero. Risolvano subito il problema,
interessando il direttore generale della ASL e quello dell’AOU ed attivando anche rapporti di
convenzionamento fra aziende per reperire chirurghi. Finora, al netto dei proclami, per la sanità
algherese è stato un disastro.
Altro che guardare al passato. In questi anni abbiamo assistito solo a
propaganda. Ma con la salute dei cittadini non si scherza. Che fine ha fatto il protocollo tra il
presidente della Regione e il Rettore nell’Università? Eppure serve a garantire il primo livello.
Obiettivo finora fallito. E il nuovo ospedale di Alghero? Non è una priorità per la Regione
sardoleghista. Si passi ai fatti, perché credo la pazienza sia davvero finita.