Il comitato Cigarellu a seguito dei recenti fatti chiede, che venga presa un'iniziativa affinché si abbia un confronto con l'intero consiglio comunale di Alghero, riguardo alla situazione venuta alla luce dopo le manifestazioni dei giorni scorsi. Siamo venuti a conoscenza che parte o tutta la documentazione tecnico scientifica e stata richiesta dell'opposizione e presumiamo sia stata inviata dalla direzione del AMP, ai consiglieri, pertanto non sicuri almeno da parte nostra e non conoscendo le carte a riguardo chiediamo un incontro pubblico affinché tutta la marineria della piccola pesca venga messa a conoscenza, nessuno escluso, questa è la voce del comitato Cigarellu che si farà carico di fare eco verso le altre licenze attive in essere.
Passiamo alla parte economica interna all'area del golfo di Porto Conte, si presume che l'economia venga o avvenga prodotta anche dal diporto, che come ogni attività produce un riscontro in numeri, costo dei permessi, costo degli ormeggi, costo di mantenimento di un imbarcazione, sicuramente diversa da quella di una barca da pesca, nel caso della barca da piccola pesca il costo mantenimento è cinque se non dieci volte superiore fra attrezzi e corsi da sostenere per uscire in mare e pescare, a nostro parere l'attività da diporto è cento volte superiore alla piccola pesca in termini numerici, questo è un altro argomento da discutere con i consiglieri comunali e con la commissione che eventualmente da i pareri per la preparazione di un ipotetico futuro disciplinare, commissione che non ha ad oggi due tecnici della piccola pesca al suo interno, già chiesto e fatto notare dal comitato Cigarellu, altro neo da sbrogliare dai consiglieri comunali, ricordando la proprietà del parco è comunale cioè di tutti gli algheresi.
Nessun pescatore vuole la distruzione del golfo, ne andrebbe del futuro delle famiglie e delle prossime generazioni, la nostra cultura tramandata da secoli riguardo alla pesca ha diritto di esistere, come la lingua in via di estinzione, riteniamo in termini culturali debba esistere la piccola pesca e la lingua tramandata dai nostri avi, perciò la comunità rappresentativa in questo caso il consiglio comunale ha il dovere di ascoltarci.