Non c'è tempo di festeggiare l'accordo sulla vertenza Elica, raggiunto al Mise, che nelle Marche si apre una nuova crisi aziendale. E' stata annunciata durante uno degli incontri semestrali con i sindacati in Confindustria, la chiusura dello stabilimento di Jesi della Caterpillar, dove la multinazionale americana produce cilindri idraulici per macchinari di movimentazione terra. "
"Durante l'incontro in Confindustria il direttore dello stabilimento jesino ha comunicato che il 2 dicembre il cda della Caterpillar ha deciso la chiusura del sito- spiega alla Dire Tiziano Beldomenico della Fiom Marche-. Una vera e propria doccia fredda perché non avevamo alcun sentore di questa decisione dato che nel sito jesino si fa una produzione di qualità rispettando i tempi di consegna.
Abbiamo subito interrotto la discussione e siamo usciti organizzando un presidio davanti alla fabbrica. Il direttore successivamente ha provato a spiegare la scelta dell'azienda ai lavoratori in presidio, ma dopo poco è stato interrotto e se n'è andato". A Jesi lavorano circa 270 persone compresi gli interinali. "Senza contare il danno ingente per l'indotto- continua Beldomenico-. Se non troviamo una soluzione sarà un durissimo colpo per tutto il territorio. Noi ci siamo già attivati per richiedere un incontro in Regione e l'apertura di un tavolo nazionale al ministero dello Sviluppo economico anche perché sembra che già da domani partirà la procedura di licenziamenti collettivi per chiusura attività". Domani intanto i lavoratori distribuiranno volantini per le strade della città. "Vogliamo spiegare alla gente di Jesi cosa sta succedendo- conclude Beldomenico-. Lunedì sciopero ed assemblea permanente dei lavoratori mentre giovedì prossimo aderiremo allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil e poi strada facendo organizzeremo altre iniziative. Dobbiamo far cambiare idea alla multinazionale".
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