Uomo rude, abituato a piegarsi sulla terra, di quella razza che non teme la fatica e che è abituata a darci dentro. La terra è bassa, come si dice da sempre, ma per lui, 39 anni, sorsese, il lavoro non è una cosa che fa paura. Ma se davanti a zappa e trattore non ha problemi comportamentali, diverso è il discorso con le donne. Ci vuole tatto, le ruvidità non pagano, è necessario essere meno rudi, più gentili. Ma per il nostro agricoltore le due cose non conciliavano affatto così i carabinieri sono stati costretti ad arrestarlo per atti persecutori nei confronti di una giovane donna, sempre di Sorso, che di lui non ne voleva sapere. Lui, G.L. le sue inziziali, si era offerto, ma lei lo aveva sempre respinto. Valle a capire le donne. Abituato a combattere contro maltempo, siccità e gelate, l'uomo ha cominciato l'assedio : agguati per strada, telefonate, inseguimenti nel mercato civico, minacce, ingiurie, pedinamenti e perfino qualche danneggiamento. Per lei la vita diventa un inferno. Si fa coraggio e presenta denuncia ai carabinieri. Da quel momento il 39enne compaesano viene sorvegliato. Dalla Procura della Repubblica viene disposto un servizio di osservazione nei confronti dell’agricoltore, in attesa di completare gli accertamenti. Ieri sera i carabinieri lo hanno colto in flagranza in quanto, appostatosi sotto l’abitazione della donna, continuava a chiamarla e a suonare il campanello. Un amore in manette.
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