In occasione dell’Asteroid Day 2020 verrà inaugurata a Selargius,
nella sede dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari, la nuova
telecamera “all sky” fornita dal progetto “PRISMA”.
La destinazione
finale sarà il Sardinia Radio Telescope a San Basilio e farà parte di
una rete internazionale che sorveglia il cielo in cerca di “bolidi”,
le grandi meteore che spesso arrivano fin sulla Terra sotto forma di
meteoriti.
Da lunghi mesi attesa e desiderata, è finalmente arrivata
all’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari la nuova telecamera “all
sky” PRISMA.
Acronimo di “Prima Rete per la Sorveglianza sistematica
di Meteore e Atmosfera”, l’ambizioso progetto scientifico
dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) coordinato dall’INAF di
Torino, prevede l’installazione in tutta Italia di una rete di
telecamere identiche - una sorta di mini-cupola trasparente che
protegge un obiettivo ultra grandangolare - con lo scopo di monitorare
costantemente il cielo sia diurno che notturno, 24 ore su 24 in cerca
di “meteore brillanti”.
Le “meteore” sono da considerarsi come fenomeni ottici transitori,
sono cioè ciò che riusciamo a vedere dell’entrata in atmosfera di un
piccolo oggetto vagante chiamato “meteoroide”.
Se, dopo la bollente
fase di attrito con l’atmosfera, il meteoroide non si dissolve
completamente, ciò che ricade sulla terra potrà essere chiamato
“meteorite”.
Le classiche “stelle cadenti” sono a tutti gli effetti delle piccole
meteore che ogni notte solcano a decine i nostri cieli ma non sono
abbastanza grandi da risultare interessanti per il progetto PRISMA,
che si occupa di “fireball” o “bolidi” ovvero meteore che raggiungono
almeno la luminosità di Venere e che spesso sono visibili anche in
pieno giorno.
La nuova telecamera prisma dell’INAF di Cagliari è stata installata e
collaudata dal team tecnico guidato da Tonino Pisanu che l’ha
sistemata, per le prove tecniche, sulla terrazza dell’Osservatorio di
Selargius.
Il direttore dell’INAF di Cagliari, Emilio Molinari,
commenta soddisfatto: “Il Campus della Scienza e della Tecnica che ci
è stato messo a disposizione dal Comune di Selargius per la nuova sede
nel 2013, sta diventando sempre più un avamposto della frontiera delle
nuove tecnologie.
La destinazione finale della camera sarà il Sardinia
Radio Telescope di San Basilio, dove il cielo è senz’altro più buio a
garanzia di immagini più nitide, mentre il controllo e l’analisi dei
dati sarà svolto nel nostro quartier generale.
Con questo passo avanti
il Campus si collega anche con la citizen science, come è avvenuto la
scorsa estate in occasione de bolide che, il 16 agosto del 2019, ha
attraversato l'atmosfera sopra la Sardegna e molti cittadini hanno
contribuito con le loro osservazioni a stabilirne la vera traiettoria.
In quell’occasione nessuna telecamera PRISMA, almeno di quelle
italiane, riuscì a vederlo, adesso abbiamo aperto un occhio in più."
L’attuale copertura del progetto PRISMA si attesta su una quarantina
di telecamere già installate (di cui la grande maggioranza nell’Italia
settentrionale) e quasi altrettante in fase di acquisto o
installazione.
A queste si aggiungono le circa venti attive tra la
Francia meridionale e la Corsica.
Nonostante le meteore di grandi
dimensioni siano uno spettacolo avvincente non è, tuttavia, tanto la
“cattura del momento” ad essere al centro del progetto PRISMA quanto
la possibilità di calcolare le traiettorie di questi oggetti per poter
recuperare a scopo scientifico eventuali meteoriti cadute sulla Terra,
proprio come è successo per la “meteorite Cavezzo”, ritrovata
all’inizio di quest’anno grazie alle coordinate calcolate proprio in
base ai filmati delle telecamere PRISMA.
Il nuovo strumento, già pronto per l’uso, verrà inaugurato il 30
giugno, proprio a ridosso dell’Asteroid Day, la giornata mondiale
degli asteroidi ideata dal fisico e rockstar Brian May il 30 giugno
2014 in occasione del 106esimo anniversario dell’impatto, ancora oggi
non del tutto chiarito, di Tunguska, in Siberia, dove milioni di
alberi furono abbattuti “a raggiera” per l’esplosione di un meteoroide
che probabilmente non toccò mai il suolo.
L’Asteroid Day ha come obiettivo la sensibilizzazione della
popolazione, ma soprattutto dei politici e dei “decision makers”,
sulle potenziali minacce che gli asteroidi possono rappresentare per
l’umanità e sulle possibili soluzioni adatte a mitigare questa
minaccia.
Anche in questo senso la Sardegna e l’INAF di Cagliari sono
già in prima linea in quanto il Sardinia Radio Telescope proprio sotto
la guida del dottor Pisanu, fa parte di numerosi progetti di
tracciamento dei detriti spaziali tramite tecnologie radar.
Proprio
nel numero di giugno 2020 di Antennas & Propagation (il giornale
dell’IEEE, l’associazione ingegneristico-scientifica più grande al
mondo) è stato pubblicato un esaustivo articolo scientifico di 14
pagine del team di Pisanu in cui si spiega il grande potenziale di SRT
sulla caccia ai detriti spaziali.