Guardia Finanza Oristano: un anno impegnativo ricco di risultati

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Si è celebrato a Oristano, presso la Caserma “Renzo Atzei” di Via A. Zara, il 246° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Quest’anno, nel rispetto delle misure connesse con l’emergenza epidemiologica Covid-19, la tradizionale ricorrenza si è svolta in forma ridotta La cerimonia, improntata a doverosa sobrietà, alla presenza di S.E il Prefetto di Oristano, Dr. Gennaro Capo, ha visto la partecipazione del Comandante Provinciale, Ten. Col. Andrea Taurasi e di una ristretta rappresentanza dei militari. Il Comandante Provinciale, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza ha sottolineato la particolare importanza e solennità della significativa ricorrenza, tracciando, nel contempo, un bilancio delle attività svolte e rimarcando il ruolo sempre più importante che il Corpo riveste a salvaguardia della legalità e della tutela della sicurezza economico finanziaria. 

Nel corso dell’anno 2019 la Guardia di Finanza ha eseguito 2.142 interventi operativi e 311 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale. Evasione ed elusione fiscale sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio provinciale su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dai grandi evasori e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi. Un’azione che, nel corso del 2019, si è concretizzata nell’esecuzione di 1.589 interventi ispettivi, che hanno permesso di denunciare 17 responsabili nonché il recupero a tassazione di oltre 19 milioni di euro. Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 19 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente circa 5 milioni di euro. Inoltre, sono stati verbalizzati 15 datori di lavoro per aver impiegato 24 lavoratori in “nero” o irregolari. 

Il valore delle proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a oltre 2 milioni di euro Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 24 controlli e riscontrate 2 violazioni. Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica sono stati 120 gli interventi complessivamente svolti, nel 2019, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale. L’importo dei controlli effettuati sul bilancio nazionale e comunitario è stato pari a 1.300.000 euro. In materia di “reddito di cittadinanza”, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 3 soggetti. Le frodi scoperte hanno raggiunto l’ammontare di oltre 400 mila euro. Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 15 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione. Giova ricordare l’importante risultato conseguito nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Ippocrate”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Oristano.

Nel corso del 2019, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 11 soggetti. Sono stati eseguiti 164 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Tra le attività del Corpo svolte nel 2019 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si evidenzia il risultato conseguito nell’ambito dell’operazione denominata “Km Zero” coordinata dalla Procura della Repubblica di Oristano prima, e da quella di Tempio Pausania poi, volta al contrasto di reati contro l’economia, l’industria e il commercio, perpetrati da una Organizzazione di Produttori esercente il commercio all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli destinati a primarie società operanti nella Grande Distribuzione Organizzata su tutto il territorio nazionale. 

L’attività consentiva di accertare la cessione di un ingente quantitativo, pari a Kg. 694.274,14, di prodotti di origine spagnola attestando falsamente l’origine italiana, segnalando all’A.G. inquirente nr. 3 soggetti responsabili della commissione del delitto di “frode nell’esercizio del commercio” e nr. 1 persona giuridica ai sensi della normativa vigente circa la responsabilità amministrativa dell’ente per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio. Dal 20 gennaio 2020 il Corpo concorre nei servizi di Ordine Pubblico e Vigilanza presso il centro di permanenza per il rimpatrio, sito nel comune di Macomer (NU). A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti. 

A partire dallo scorso mese di marzo, sono stati effettuati 789 controlli nei confronti degli esercizi commerciali e 4.137 nei confronti delle persone fisiche, volti ad assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19. 99 i soggetti, a vario titolo, segnalati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine. Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, che ha interessato il territorio provinciale, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego complessivo di circa 580 pattuglie.